La Gazzetta dello Sport

Il Chievo fa la partita L’Udinese vince e rifiata

●>igore discusso: Sorrentino para (ora è 2 su 2), ma Teodorczyk lo beffa sulla respinta. Per i friulani tre punti d’oro ma i dubbi restano

- INVIATO A UDINE

Deve essere la stagione dei polacchi. Di sicuro, non quella del Chievo. Tanto Piatek, abbastanza Milik, e ora Teodorczyk che all’ultimo respiro regala, è proprio il caso di dirlo, una vittoria all’Udinese tanto preziosa per la lotta salvezza quanto immeritata. Lo fa, sbarcando dalla panchina e tirando quattro minuti dopo un rigore. Che sbaglia, perché il bravo Sorrentino lo respinge (e sono due su due in questo campionato) ma riesce a ribattere in rete. Gol in differita come il rigore, perché concesso da Valeri dopo consulto con la Var per un gomito alto di Djordjevic sull’accorrente Pussetto, con affannose proteste dei bianconeri. E ora la fiammella di speranza del Chievo si è ridotta a un lumicino in procinto di spegnersi.

LA CHIAVE Peccato, stavolta. Il calcio è ricco di risultati ingiusti, questo si inserisce nella casistica a pieno merito. Il Chievo ha giocato una buona gara, per quanto sia nelle sue disponibil­ità. Attento in difesa, combattivo il giusto, ordinato e propositiv­o a centrocamp­o.

Ha fatto la partita insomma, con l’Udinese in affanno nel cercare delle manovre degne con Fofana e De Paul in crisi di idee e Lasagna sempre perso nei suoi cupi pensieri. Prima del rigore, l’Udinese si è vista soltanto con due tiri da fuori. Uno, bellissimo, di Nuytinck nel primo round, che ha colpito il palo interno a Sorrentino battuto. Il Chievo di occasioni ne ha avute parecchie. Clamorosa quella divorata da Depaoli di testa all’alba su cross di Djordjevic. E, tra le altre, la tripla chance di Meggiorini (entrato per Stepinski) e Depaoli stoppata dal bravissimo Musso. Purtroppo per Di Carlo e la sua banda per fare punti bisogna segnare e il Chievo ha questa grande pecca. Ma almeno il pareggio ci stava tutto.

TENTATIVI Nicola ci ha provato a far reagire la sua squadra, disposta con un 3-5-2 che lui chiama «3-4-3» decentrato (per la posizione più interna di De Paul), un po’ bersagliat­a dai tifosi e un po’ no, indecisi tra il contestare o sostenere. Nel secondo round ha inserito Pussetto. E con lui la partita è cambiata, almeno nella spinta dell’Udinese: l’argentino ha dato ritmo e idee ma è stato poco supportato dai compagni. Col senno di poi, il tecnico poteva inserire Pussetto quando D’Alessandro si è infortunat­o dopo 20 minuti. Invece ha scelto Zeegelaar, fuori da tanto tempo. Oppure metterlo subito, perché Okaka è ancora in rodaggio e Lasagna è l’ombra di se stesso. Una coppia statica. Ma tant’è. Alla fine ha gioito lo stesso, grazie proprio al fallo subito dall’argentino. Adesso la corsa salvezza si fa in discesa. Diventa fondamenta­le la sfida col Bologna tra due settimane in casa. Non ci sarà Fofana, squalifica­to. L’Everest del Chievo invece ora è anche pieno di ghiaccio.

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IL NUMERO i rigori sbagliati in questo campionato dall’Udinese su un totale di cinque tentativi

 ?? LAPRESSE ?? Lukasz Teodorczyk, 27 anni, spedisce il pallone in rete dopo il rigore respinto da Sorrentino
LAPRESSE Lukasz Teodorczyk, 27 anni, spedisce il pallone in rete dopo il rigore respinto da Sorrentino

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