La Gazzetta dello Sport

Lecce, caduta&risalita La Mantia tiene vivi tutti i sogni di Liverani

●Il Livorno va sul 2-0 nel primo tempo. I salentini si ritrovano e ribaltano: doppietta del bomber e Arrigoni. Primo posto a -5

- Giuseppe Calvi LECCE

Quel nome, di origine greca, indica la virilità, la mascolinit­à, per estensione anche il coraggio. Un Andrea… tira l’altro e il Lecce scappa dall’inferno nel quale si era cacciato dopo un primo tempo da incubo. Infilzata due volte dal Livorno, spietato nello sfruttare con Bogdan e Diamanti gli errori commessi da Arrigoni-Tabanelli e poi Venuti, la squadra salentina ribalta il punteggio dopo l’assalto nella ripresa, agevolato dall’espulsione di Fazzi. La Mantia, doppietta, e in mezzo Arrigoni – entrambi di nome Andrea – firmano la clamorosa vittoria dei gialloross­i, che fanno festa nel recupero con la zampata dell’attaccante. Così, il Lecce, ancora con la partita da recuperare contro l’Ascoli, riduce il distacco da Brescia e Palermo (lontani 5 e 4 punti). Invece il Livorno interrompe la serie positiva di 8 giornate e registra la delusione per il colpaccio mancato.

LE SCELTE Già privo dello squalifica­to Lucioni (al suo posto Marino) e dell’infortunat­o Scavone, Liverani deve rinunciare anche a Mancosu (problemi muscolari) e Petriccion­e (febbre): ridisegnan­do il centrocamp­o, mette Arrigoni e Tabanelli accanto a Tachtsidis, con Falco trequartis­ta. Breda propone il 3-4-1-2: non dispone di Di Gennaro e Agazzi, squalifica­ti, sostituiti dall’esordiente Boben e da Rocca, e in attacco preferisce Raicevic a Murilo. In avvio La Mantia ci prova di testa, il portiere Mazzoni gli nega il gol. Il Livorno punta sulle ripartenze, Fazzi sfreccia sulla sinistra e Giannetti fa tremare Vigorito. Il Lecce è molle e prevedibil­e, pesano le assenze di Mancosu, Scavone e Petriccion­e. In più, commette errori da matita blu. Arrigoni e Tabanelli sbagliano a metà campo e Bogdan brilla con un coast to coast, sino al destro che fulmina Vigorito. Poi Venuti perde palla e s’invola Fazzi: cross, tacco di Giannetti, sponda di Raicevic e sinistro di Diamanti.

ALTRO CHE MEDIANO! Nella ripresa Liverani, con Tumminello, passa al 4-2-4. Una vita da mediano, il capitano Arrigoni – solo 3 minuti nelle ultime 9 gare – pennella il lancio per l’incornata vincente di La Mantia, che ridà speranza. Gli amaranto si rintanano in difesa, restano in 10 per l’espulsione di Fazzi, doppia ammonizion­e per falli sullo scatenato Falco. Sempre Arrigoni, già ammonito e perdonato dall’arbitro (31’ s.t., fallo su Diamanti), inventa un sinistro da 20 metri per il suo primo gol in gialloross­o e il pari. Il Livorno è alle corde, il Lecce insegue l’impresa e nel recupero ancora La Mantia, su cross di Haye, realizza in spaccata il 3-2, prima del rosso (esagerato) a Diamanti. E così si chiude una giornata di emozioni.

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LAPRESSE Andrea La Mantia, 27 anni, è arrivato a 8 gol in campionato

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