Lecce, caduta&risalita La Mantia tiene vivi tutti i sogni di Liverani
●Il Livorno va sul 2-0 nel primo tempo. I salentini si ritrovano e ribaltano: doppietta del bomber e Arrigoni. Primo posto a -5
Quel nome, di origine greca, indica la virilità, la mascolinità, per estensione anche il coraggio. Un Andrea… tira l’altro e il Lecce scappa dall’inferno nel quale si era cacciato dopo un primo tempo da incubo. Infilzata due volte dal Livorno, spietato nello sfruttare con Bogdan e Diamanti gli errori commessi da Arrigoni-Tabanelli e poi Venuti, la squadra salentina ribalta il punteggio dopo l’assalto nella ripresa, agevolato dall’espulsione di Fazzi. La Mantia, doppietta, e in mezzo Arrigoni – entrambi di nome Andrea – firmano la clamorosa vittoria dei giallorossi, che fanno festa nel recupero con la zampata dell’attaccante. Così, il Lecce, ancora con la partita da recuperare contro l’Ascoli, riduce il distacco da Brescia e Palermo (lontani 5 e 4 punti). Invece il Livorno interrompe la serie positiva di 8 giornate e registra la delusione per il colpaccio mancato.
LE SCELTE Già privo dello squalificato Lucioni (al suo posto Marino) e dell’infortunato Scavone, Liverani deve rinunciare anche a Mancosu (problemi muscolari) e Petriccione (febbre): ridisegnando il centrocampo, mette Arrigoni e Tabanelli accanto a Tachtsidis, con Falco trequartista. Breda propone il 3-4-1-2: non dispone di Di Gennaro e Agazzi, squalificati, sostituiti dall’esordiente Boben e da Rocca, e in attacco preferisce Raicevic a Murilo. In avvio La Mantia ci prova di testa, il portiere Mazzoni gli nega il gol. Il Livorno punta sulle ripartenze, Fazzi sfreccia sulla sinistra e Giannetti fa tremare Vigorito. Il Lecce è molle e prevedibile, pesano le assenze di Mancosu, Scavone e Petriccione. In più, commette errori da matita blu. Arrigoni e Tabanelli sbagliano a metà campo e Bogdan brilla con un coast to coast, sino al destro che fulmina Vigorito. Poi Venuti perde palla e s’invola Fazzi: cross, tacco di Giannetti, sponda di Raicevic e sinistro di Diamanti.
ALTRO CHE MEDIANO! Nella ripresa Liverani, con Tumminello, passa al 4-2-4. Una vita da mediano, il capitano Arrigoni – solo 3 minuti nelle ultime 9 gare – pennella il lancio per l’incornata vincente di La Mantia, che ridà speranza. Gli amaranto si rintanano in difesa, restano in 10 per l’espulsione di Fazzi, doppia ammonizione per falli sullo scatenato Falco. Sempre Arrigoni, già ammonito e perdonato dall’arbitro (31’ s.t., fallo su Diamanti), inventa un sinistro da 20 metri per il suo primo gol in giallorosso e il pari. Il Livorno è alle corde, il Lecce insegue l’impresa e nel recupero ancora La Mantia, su cross di Haye, realizza in spaccata il 3-2, prima del rosso (esagerato) a Diamanti. E così si chiude una giornata di emozioni.