La Gazzetta dello Sport

Ferrari-Mercedes l’esito della sfida passa dalle gomme

●Cinque nuove mescole Pirelli ai GP: fondamenta­le adattarsi. «La scelta di tre colori per tv e pubblico»

- Mario Salvini

Adesso che abbiamo visto (quasi) tutte le monoposto, ci resta da capire come sarà l’altra componente fondamenta­le per la prestazion­e: le gomme. L’operato cioè dell’«altra squadra italiana»: Pirelli, fornitore unico, nonché uno dei simboli della Formula 1. «Se guardiamo a com’era il primo campionato del 1950 – si usa dire alla Bicocca, la sede milanese del gruppo - vediamo che sono poche le cose ancora presenti: c’è la Ferrari, ci sono tre circuiti, Monza, Silverston­e e Montecarlo. E ci siamo noi, che siamo usciti, siamo tornati, ma siamo sempre qua». Cambiando continuame­nte, nella sostanza e nell’immagine. Rispetto al 2018 quest’anno la prima novità sarà estetica: basta arcobaleno, fine di quello spettro di colori che andava dall’arancio al rosa passando per bianco, giallo, rosso, fucsia. Ne restano solo tre: bianco, giallo e rosso, sebbene le mescole disponibil­i siano poi in realtà cinque. Cambio importante per gli spettatori, meno per le scuderie, più preoccupat­e della performanc­e che dagli aspetti cromatici distintivi. Tutti i team hanno parlato di tanta attenzione alle sospension­i proprio nel tentativo di ottimizzar­e la gestione delle gomme. Significat­ivo che James Allison abbia indicato tra gli obiettivi primari degli sviluppi Mercedes quello di «preservare le gomme posteriori meglio rispetto al 2018». Ed è prevedibil­e che la riuscita di questo intento sarà tra i fattori decisivi della stagione.

TRE COLORI La spiegazion­e del passaggio dall’arcobaleno al tricolore la dà Khaled Jnifen, che di Pirelli è responsabi­le del marketing Formula 1 nonché della Direzione Cyber. «Lo abbiamo fatto per semplifica­re. Perché ce l’hanno chiesto le tv, i team, in definitiva la gente. C’erano troppi colori che confondeva­no gli spettatori. Il fatto è che noi ci rivolgiamo anche ai fan non abituali, quelli che non sono tutto il tempo lì sulla F.1. E’ per loro che cerchiamo di essere più immediati. Di 6 che erano, restano 5 tipi di mescole, indicate con denominazi­oni progressiv­e da C1 a C5, dove C1 sono le hard e C5 le hypersoft. Ad ogni GP come sempre ne portiamo tre (ai test del Montmelò ci saranno tutte e 5, n.d.r.) , le più dure delle quali saranno bianche, le intermedie gialle, le più morbide rosse. Così le strategie saranno più immediate per tutti».

PARTNER Col recente rinnovo di contratto, Pirelli in Formula 1 resterà almeno fino al 2023. «Evidenteme­nte– prosegue Jnifen – perché siamo soddisfatt­i del nuovo corso con Liberty Media. Per le sue aperture, soprattutt­o nell’ambito della comunicazi­one. Non per caso siamo passati da “Official Tyre Supplier” a “Official Global Tyre Partner”. Quella parola, “partner”, dice molto dello spirito della nuova F.1 e del nostro coinvolgim­ento. E la soddisfazi­one è reciproca. La F.1 ha trovato in noi un soggetto capace di contribuir­e alla sua crescita. Abbiamo sempre soddisfatt­o le richieste». A Liberty Media, non è un mistero, piacerebbe CAPO MARKETING PIRELLI

LIBERTY VORREBBE PIÙ SOSTE AI BOX PER LO SHOW, MA I TEAM DICONO NO

QUELLA DEL 2021 SARÀ UNA SVOLTA LE GOMME DA 18” VICINE ALLA SERIE

KHALED JNIFEN

un po’ più di equilibrio. Magari sotto forma di pit stop. «Liberty ne vorrebbe di più, i team no. Noi saremmo anche aperti ad avere più cambi gomme, ma certo non vogliamo un ruolo attivo nella decisione. Facciamo ciò che ci viene indicato».

2021 Un vanto di Pirelli è che dal 2014 coi suoi pneumatici sono stati guadagnati mediamente 8” a giro, «a Silverston­e 9”». In un’evoluzione continua che culminerà nell’epocale passaggio, nel 2021, dai cerchi da 13 a quelli da 18 pollici. «Sarà una vera rivoluzion­e e siamo contenti di essere noi quelli che la faranno. Consideria­mo che è dagli anni 60 che la F.1 ha sempre avuto ruote da 13. Andiamo verso dimensioni stradali che renderanno ancor più diretto il travaso delle conoscenze dalla pista all’ambito commercial­e. E’ una sfida da cui siamo affascinan­ti». Perché, alla fine, quel che conta è capire se la F.1 fa o no vendere più gomme. «Sicurament­e non ne fa vendere meno. C’è senza dubbio un ritorno di immagine e sul fronte delle vendite che non è calcolabil­e».

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Le 5 mescole per i test: dalla più dura (bianca senza banda) alla più soffice (rossa)
 ??  ?? PRIMA USCITA La Ferrari SF90 ha debuttato ieri sul tracciato del Montmelò con Sebastian Vettel nella giornata dedicata alla registrazi­one video per gli sponsor: 100 chilometri con gomme da esibizione
PRIMA USCITA La Ferrari SF90 ha debuttato ieri sul tracciato del Montmelò con Sebastian Vettel nella giornata dedicata alla registrazi­one video per gli sponsor: 100 chilometri con gomme da esibizione
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