La Gazzetta dello Sport

Wehrlein star in Messico Ma è beffato da Di Grassi

- M.sal.

Ameno di un giro dalla fine, sabato notte a Città del Messico, Pascal Wehrlein era virtualmen­te in testa alla classifica. Consideran­do che aveva saltato il primo ed era rimasto a secco nel secondo dei quattro e-prix di stagione, sarebbe stata un’impresa epocale. Forse la più clamorosa della breve storia della categoria. Il tedesco cresciuto al vivaio Mercedes e quest’anno sarà pilota al simulatore della Ferrari, in quella che per lui era la terza volta su auto l’elettrica, ha sfiorato l’en-plein: pole position (a 3/10 da Lucas Di Grassi, su un giro da meno di un minuto), giro veloce, e poi sempre in testa, dal via a 20 m dalla bandiera. In quello stesso ultimo giro il suo compagno, Jerome D’Ambrosio, era 7°, e quindi in teoria i due della Mahindra erano insieme in testa con 47 punti.

BEFFA Poi la beffa. Il fatto è che la bandiera rossa in avvio (tamponamen­to di Piquet Jr. su Vergne) aveva fatto sballare la gestione delle batterie. Così Wehrlein nell’ultimo giro perdeva velocità e Di Grassi lo ha beffato proprio sotto la bandiera. Per il brasiliano è stata la 9ª vittoria in carriera, la seconda in Messico (3ª di fila per Audi, nel 2018 vinse Abt). Per Wehrein l’ulteriore delusione della penalità di 5”, per aver tagliato una chicane mentre era sotto attacco del brasiliano, così da finire 6°. Dietro i due della Nissan si sono trovati a secco. Lo stop di Oliver Rowland, oltre a Da Costa (BMW) ha promosso sul podio Edo Mortara (Venturi). E quello di Sebastien Buemi ha portato al 4° posto D’Ambrosio, che ora quindi è in testa alla classifica con 53 punti, davanti a Da Costa con 46. Primi punti per Massa, 8°.

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Pascal Wehrlein (sin.) con Dilbagh Gill, responsabi­le Mahindra GETTY

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