C.t. Cassani finalmente felice «Tre ragazzi che hanno futuro»
Davide Cassani è un c.t. felice: Questo Laigueglia mi è piaciuto un sacco». Il motivo della soddisfazione del tecnico romagnolo è facilmente comprensibile: l’Italia, se vuole garantirsi un futuro ad alto livello, ha bisogno di risultati che arrivino da corridori nati dal 1991 in poi e finora su strada, escludendo Gianni Moscon, non se ne sono visti troppi. Sulla Gazzetta di ieri, lo stesso Cassani aveva manifestato un cauto ottimismo: il salto di livello dei team Continental, le maggiori possibilità dei giovani di confrontarsi con l’eccellenza, un’auspicata capacità di attirare gli sponsor di casa nostra.
Davide, tre giovani italiani in grande evidenza. Cominciamo dal vincitore Simone Velasco. Che cosa pensa di lui?
«Ha fatto un numero. Una vittoria così non può essere casuale e d’altro canto lui da junior ne aveva portati a casa tanti di successi. Poi è stato frenato da problemi fisici. Mi è piaciuta anche la voglia di osare che ha avuto».
Nicola Bagioli?
«Lui e Andrea sono due fratelli che in bici vanno forte. In passato l’avevamo portato in Nazionale qualche volta, per esempio a Larciano. Nicola ha talento e tanta voglia di imparare, è molto determinato. Lo seguiamo con attenzione».
Matteo Sobrero?
«Sapevamo che andava forte, altrimenti non l’avremmo schierato nella Nazionale per il Laigueglia. Un piazzamento così va oltre le aspettative. Ha 21 anni e da 6 è già nel giro azzurro, oltre a fare parte del vivaio di una squadra World Tour. Lo dicevamo alla vigilia: dobbiamo alzare il livello, confrontarci più spesso con i migliori. Il Giro Under 23 pure va in questa direzione, Matteo infatti ci ha partecipato ottenendo bei risultati. E le Continental come quella in cui lui milita (Dimension Data, ndr) consentono di fare un calendario più qualificato. La strada è giusta».