La Gazzetta dello Sport

Scandicci mura Monza «Ora avanti in Champions»

●Bosetti: «Conegliano ha vinto in Coppa Italia, in Europa cambia tutto»

- Valeria Benedetti

Una ricezione monstre (76% di positività ma soprattutt­o 52% perfette su 29), cinque muri e un ace e il 44% in attacco: la capitana Lucia Bosetti (contesissi­ma a fine partita dagli appassiona­ti toscani) conduce alla quindicesi­ma vittoria Scandicci, dopo il k.o. con Casalmaggi­ore a Cremona la settimana scorsa, nel primo di un tris di match particolar­mente intensi e importanti per la squadra toscana che cerca di fare un salto di qualità per inserirsi fra le candidate al vertice. Intanto ha rintuzzato il tentativo di Monza, nuovamente scavalcata da Busto Arsizio, di diminuire le distanze, e sabato affronta proprio la squadra di Mencarelli nell’anticipo tv in casa. In mezzo però, mercoledì, c’è la sfida a Treviso contro Conegliano per il quinto turno della Pool D di Champions League.

Una bella vittoria su Monza che ha provato a essere aggressiva subito.

«Sì è vero - dice la 29enne schiacciat­rice azzurra -, sono partite subito molto forte, soprattutt­o in battuta ci hanno messo sotto pressione. Siamo state brave a reagire e, dopo aver registrato la ricezione, a rimetterci in partita. Brave anche a chiudere una gara che poteva essere insidiosa».

La sconfitta in semifinale di Coppa Italia è ancora fresca nella memoria. Scandicci ritrova Conegliano e deve cancellare quel 3-0 piuttosto netto.

«Netto il 3-0, ma nei parziali il punteggio è stato sempre tirato quindi il risultato va valutato diversamen­te. Comunque dob- biamo dimenticar­la quella partita. La Champions è un altro campionato completame­nte».

Cosa deve fare Scandicci per mettere in difficoltà Conegliano.

«Intanto non abbattersi se andiamo in difficoltà. Dobbiamo secondo me spingere di più in battuta per ché abbiamo visto che con la palla staccata diventano più prevedibil­i. Poi sappiamo che Conegliano è molto organizzat­a nel muro difesa quindi ci vuole attenzione in difesa a nostra volta e pazienza nel ricostruir­e il gioco».

Cosa manca a Scandicci per fare il salto di qualità?

«Dobbiamo fare il massimo, vincere vogliono vincere tutti ovviamente e non sempre è possibile ma secondo me dobbiamo pensare ad esprimere sempre un buon gioco, i risultati poi arrivano».

In Champions c’è anche il fattore pallone diverso che altera gli equilibri.

«Infatti è una delle cose a cui dobbiamo stare attente soprattutt­o in fase di ricezione senza scoraggiar­ci se subiamo filotti di punti perché il pallone diverso c’è anche per loro e se subiamo noi possono subire anche loro».

La famiglia Bosetti è tornata a fare la differenza: Lucia 17 punti, Caterina a Casalmaggi­ore 16 e ancora decisiva.

«Sono contenta per lei anche se secondo me non è neanche ancora al massimo dopo l’infortunio. Ha avuto diverse complicazi­oni ed è naturale che ci voglia tempo. L’importante è esserci, il massimo arriverà».

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LA CHIAVE

I punti di Lucia Bosetti con 5 muri vincenti come le centrali Stevanovic e Adenizia

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Lucia Bosetti (a destra), 29 anni, esulta con il libero Merlo FOTO SDB

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