La Gazzetta dello Sport

La favola di Lautaro

Dall’Inter a Messi il Toro va veloce «Io, più completo»

- Carlo Angioni MILANO

●Il nerazzurro favorito per giocare insieme a Leo nell’Argentina che domani affronta il Venezuela

Dal derby a Messi, la favola di Lautaro continua. «Sono molto felice del mio presente – ha detto l’argentino parlando dal ritiro con la Seleccion –, ho giocato il primo derby di Milano, ho segnato, ho vinto. È davvero una soddisfazi­one fantastica, domenica notte non sono riuscito nemmeno a dormire per quanta era la gioia». Lautaro Martinez è l’uomo del momento in casa Inter: l’amico Maurito è pronto a tornare in mezzo ai compagni, ma il Toro in questo mese e qualche giorno senza Icardi si è conquistat­o i gradi di titolare. E si è ripreso la maglia dell’Argentina, che domani sera contro il Venezuela a Madrid potrebbe nuovamente indossare accanto a Leo Messi. Già, l’Argentina. È la terza sosta per le nazionali da quando Lautaro è all’Inter e mai come questa volta il numero 10 nerazzurro vola, spinto da un entusiasmo inimmagina­bile solo qualche mese fa.

CAMBIO A ottobre, quando giocò con Iraq e Brasile segnando il primo gol con la Seleccion, ci fu l’uscita poco piacevole del padre Mario. Che disse: «Fa rabbia non vederlo giocare all’Inter, dopo le amichevoli estive pensavo che sarebbe partito titolare sempre. A volte è un po’ infastidit­o dal fatto di non giocare». A novembre, durante il ritiro per le due partite contro il Messico, fu lo stesso Lautaro a far capire che il momento italiano non era dei più esaltanti: «Mi alleno sempre al massimo, anche se all’Inter il tecnico mi sta utilizzand­o poco. Magari potessi giocare di più». Nel frattempo il Racing si era fatto sotto per riaverlo in prestito, ma l’Inter si era opposta. Meglio così, per il giocatore e per la società nerazzurra. Perché l’attaccante prima chiamato in causa da Spalletti solo contro avversari di secondo piano o negli ultimi minuti delle partite è diventato un punto fermo. Certo, se non ci fosse stata la telenovela Icardi, Lautaro avrebbe con tutta probabilit­à conservato il suo ruolo di alternativ­a, ma pensare troppo alle «condizioni» che hanno portato alla sua esplosione non serve. «Cosa è cambiato? I minuti in campo – ha detto Lautaro da Madrid –, ma uno cerca sempre di migliorare nel lavoro quotidiano. L’adattament­o al calcio europeo dura alcuni mesi. Oggi mi sento un giocatore più completo. La Serie A è molto competitiv­a, la parte tattica è importante: ho imparato tanto in questi mesi e credo che si veda anche dalle mie ultime prestazion­i. Sono cresciuto e ora gioco in modo diverso».

D’ORA IN POI Il presente di Lautaro è chiaro, poi ci sarà da pensare al futuro. Con l’Inter e con l’Argentina. Ad Appiano sarà difficile togliergli il posto: nelle 5 partite senza Icardi in A ha giocato sempre 90’, ha segnato 2 gol e ha mostrato tutto il repertorio. E Lautaro sogna anche la Coppa America dopo l’esclusione da Russia 2018. Magari accanto a Leo Messi. «È un giocatore molto importante per noi, è il migliore al mondo. Ci aiuterà in ogni partita e in ogni allenament­o e noi dobbiamo adattarci alle sue caratteris­tiche». Ma nella Seleccion di Scaloni, che a questo giro non ha ovviamente chiamato Icardi, c’è anche un giocatore che Lautaro potrebbe ritrovare in nerazzurro l’anno prossimo, lo juventino Paulo Dybala: «Mi trovo benissimo con lui, in campo ci intendiamo molto bene» ha detto il Toro. Per ora sono soltanto suggestion­i, ma chissà che cosa dirà il futuro.

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 ?? GETTY ?? In grande Lautaro Martinez, 21 anni, fa festa dopo un gol con l’Inter. In piccolo, il Toro e Icardi insieme con l’Argentina
GETTY In grande Lautaro Martinez, 21 anni, fa festa dopo un gol con l’Inter. In piccolo, il Toro e Icardi insieme con l’Argentina
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