La favola di Lautaro
Dall’Inter a Messi il Toro va veloce «Io, più completo»
●Il nerazzurro favorito per giocare insieme a Leo nell’Argentina che domani affronta il Venezuela
Dal derby a Messi, la favola di Lautaro continua. «Sono molto felice del mio presente – ha detto l’argentino parlando dal ritiro con la Seleccion –, ho giocato il primo derby di Milano, ho segnato, ho vinto. È davvero una soddisfazione fantastica, domenica notte non sono riuscito nemmeno a dormire per quanta era la gioia». Lautaro Martinez è l’uomo del momento in casa Inter: l’amico Maurito è pronto a tornare in mezzo ai compagni, ma il Toro in questo mese e qualche giorno senza Icardi si è conquistato i gradi di titolare. E si è ripreso la maglia dell’Argentina, che domani sera contro il Venezuela a Madrid potrebbe nuovamente indossare accanto a Leo Messi. Già, l’Argentina. È la terza sosta per le nazionali da quando Lautaro è all’Inter e mai come questa volta il numero 10 nerazzurro vola, spinto da un entusiasmo inimmaginabile solo qualche mese fa.
CAMBIO A ottobre, quando giocò con Iraq e Brasile segnando il primo gol con la Seleccion, ci fu l’uscita poco piacevole del padre Mario. Che disse: «Fa rabbia non vederlo giocare all’Inter, dopo le amichevoli estive pensavo che sarebbe partito titolare sempre. A volte è un po’ infastidito dal fatto di non giocare». A novembre, durante il ritiro per le due partite contro il Messico, fu lo stesso Lautaro a far capire che il momento italiano non era dei più esaltanti: «Mi alleno sempre al massimo, anche se all’Inter il tecnico mi sta utilizzando poco. Magari potessi giocare di più». Nel frattempo il Racing si era fatto sotto per riaverlo in prestito, ma l’Inter si era opposta. Meglio così, per il giocatore e per la società nerazzurra. Perché l’attaccante prima chiamato in causa da Spalletti solo contro avversari di secondo piano o negli ultimi minuti delle partite è diventato un punto fermo. Certo, se non ci fosse stata la telenovela Icardi, Lautaro avrebbe con tutta probabilità conservato il suo ruolo di alternativa, ma pensare troppo alle «condizioni» che hanno portato alla sua esplosione non serve. «Cosa è cambiato? I minuti in campo – ha detto Lautaro da Madrid –, ma uno cerca sempre di migliorare nel lavoro quotidiano. L’adattamento al calcio europeo dura alcuni mesi. Oggi mi sento un giocatore più completo. La Serie A è molto competitiva, la parte tattica è importante: ho imparato tanto in questi mesi e credo che si veda anche dalle mie ultime prestazioni. Sono cresciuto e ora gioco in modo diverso».
D’ORA IN POI Il presente di Lautaro è chiaro, poi ci sarà da pensare al futuro. Con l’Inter e con l’Argentina. Ad Appiano sarà difficile togliergli il posto: nelle 5 partite senza Icardi in A ha giocato sempre 90’, ha segnato 2 gol e ha mostrato tutto il repertorio. E Lautaro sogna anche la Coppa America dopo l’esclusione da Russia 2018. Magari accanto a Leo Messi. «È un giocatore molto importante per noi, è il migliore al mondo. Ci aiuterà in ogni partita e in ogni allenamento e noi dobbiamo adattarci alle sue caratteristiche». Ma nella Seleccion di Scaloni, che a questo giro non ha ovviamente chiamato Icardi, c’è anche un giocatore che Lautaro potrebbe ritrovare in nerazzurro l’anno prossimo, lo juventino Paulo Dybala: «Mi trovo benissimo con lui, in campo ci intendiamo molto bene» ha detto il Toro. Per ora sono soltanto suggestioni, ma chissà che cosa dirà il futuro.