Le scelte Progetto Italia: 14 azzurri sicuri, zero centravanti
●La casella numero 9 della Nazionale è scoperta, Mancini non ha ancora trovato il suo cannoniere
Le ultime due gare di Nations League, vittoria in Polonia e convincente pareggio interno coi campioni d’Europa del Portogallo, avevano in un certo senso certificato la rinascita dell’Italia del calcio dopo il disastro mondiale. Una Nazionale di nuovo attraente, almeno sul piano del gioco. A Chorzow, in particolare, fu a tratti esaltante il dominio, nonostante l’1-0 finale maturò solo oltre il 90’. Quella sera Roberto Mancini schierò questo undici: Donnarumma in porta; Florenzi, Bonucci, Chiellini e Biraghi dietro; Barella, Jorginho e Verratti a centrocampo; Bernardeschi, Insigne e Chiesa in attacco. Ebbene, solo il k.o. di Insigne e il probabilissimo forfait di Chiesa impediranno al Mancio di riproporre la stessa squadra sabato sera, contro la Finlandia. Un segnale chiaro: la ricostruzione è già a buon punto e parecchi pass per Euro 2020 sono di fatto assegnati, a meno di infortuni o clamorosi cali di rendimento. In linea di massima sono 14 gli intoccabili. E da sabato, col via alle qualificazioni europee, inizia la corsa ai restanti nove posti.
PORTIERI Donnarumma è il titolarissimo dell’era Mancini. Una carriera azzurra che promette di essere lunghissima: parliamo di un 20enne con la bellezza di 156 presenze in maglia Milan. Come vice, l’affidabilissimo Salvatore Sirigu, gran rendimento al Toro, un passato da protagonista nel Psg. La terza maglia è una questione a tre fra Mattia Perin, Alessio Cragno e Alex Meret.
DIFENSORI In mezzo alla difesa non si discutono la coppia Bonucci-Chiellini e la prima alternativa Alessio RomagnolI. Per l’ultimo posto a disposizione nel cuore dell’area amica, conterà moltissimo il percorso nei rispettivi club dei vari Mancini, Rugani, Caldara, Bastoni e Izzo. Diverso il discorso per Acerbi che entrerebbe in corsa solo se a ridosso dell’Europeo nessuno degli emergenti si dimostrasse all’altezza. Sono invece tre le maglie da assegnare sulle corsie laterali: a sinistra Biraghi e Spinazzola partono un passettino avanti rispetto a Emerson Palmieri. A destra, De Sciglio dovrà respingere l’assalto soprattutto di Conti.
CENTROCAMPISTI Giochi fatti in mezzo al campo: Jorginho, Verratti, Barella, Pellegrini e Zaniolo non sembrano avvicinabili. E allora resta da assegnare un unico pass, che Sensi spera di strappare a Cristante e Gagliardini. Al momento non ipotizzabile la candidatura di Tonali, una specie di giovane Pirlo che piace moltissimo al c.t. ma che ancora gioca in B, con la maglia del Brescia.
ATTACCANTI Mancini chiamerà quattro esterni offensivi e due centravanti. Tre ali sono certe: Chiesa, Bernardeschi e Insigne. L’ultima promozione se la giocheranno Politano, El Shaarawy, Berardi e Grifo. Tutto aperto, infine, a livello di numeri 9: Balotelli e Kean sono in cima ai pensieri del Mancio che ama poco i giocatori particolarmente ruvidi, poco tecnici per intenderci; in lizza poi anche Immobile, Quagliarella, Belotti, Pavoletti e Lasagna.