La Gazzetta dello Sport

Stadio, resa dei conti Il progetto finale nascerà tra un mese

●I rossoneri sempre più orientati alla costruzion­e di un nuovo impianto, l’Inter prende tempo

- Stefano Cantalupi MILANO

Il cerchio si stringe: da qui alla fine di aprile Inter e Milan presentera­nno al Comune di Milano il progetto relativo al nuovo stadio. Che potrebbe essere sempliceme­nte rinnovato, se la scelta dovesse cadere sulla ristruttur­azione del Meazza, oppure rifatto da zero. È questa l’opzione più probabile, allo stato attuale: un impianto da costruire nell’area di San Siro, tagliato su misura per le esigenze di due club che puntano a valorizzar­lo al massimo e a colmare il gap coi top team europei. Nel prossimo mese, cinque settimane al massimo, i progetti che sono stati portati al tavolo congiunto «rossoneraz­zurro» dovranno essere scremati, fino ad arrivare alla definizion­e del migliore: solo a quel punto, il piano verrà posto all’attenzione dell’Amministra­zione comunale (che ha sempre caldeggiat­o un intervento sul Meazza ma ha aperto a soluzioni diverse) per un primo esame. Più che con gli strumenti di misurazion­e, al momento si lavora con la calcolatri­ce, perché i conti devono tornare. E dunque ogni soluzione architetto­nica si porta dietro un business plan dedicato, da vagliare con lo sguardo rivolto al medio-lungo periodo. Gli elementi per lavorare sul lato economico, dopo la concession­e commercial­e dell’area di San Siro e al netto del capitolo volumetrie, ora ci sono tutti.

IPOTESI ABBATTIMEN­TO Ciò che più interessa gli appassiona­ti di calcio – e in special modo i tifosi interisti e milanisti – è il destino del mitico stadio Meazza, che rischia la demolizion­e. E difficilme­nte gli appelli degli ex campioni (affezionat­i al loro monumento) potranno fare la differenza. Nella visione del Milan, la ristruttur­azione sarebbe poco vantaggios­a economicam­ente e comportere­bbe la ricerca di un impianto fuori città che possa ospitare le partite durante i lavori. Gare di campionato, Coppa Italia e – sperano in Corso Vittorio Emanuele e in via Aldo Rossi – Champions League. Un po’ com’è accaduto al Tottenham, ma in zona non c’è un mitico Wembley da «occupare» in attesa che sia pronto White Hart Lane. Il Milan valuterebb­e una soluzione che preveda l’utilizzo del Meazza mentre, accanto, sorge la nuova casa. L’Inter, dal canto suo, non ha ancora preso una linea definitiva, che consenta di tirare le somme e presentare la proposta condivisa a Palazzo Marino.

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