Stadio, resa dei conti Il progetto finale nascerà tra un mese
●I rossoneri sempre più orientati alla costruzione di un nuovo impianto, l’Inter prende tempo
Il cerchio si stringe: da qui alla fine di aprile Inter e Milan presenteranno al Comune di Milano il progetto relativo al nuovo stadio. Che potrebbe essere semplicemente rinnovato, se la scelta dovesse cadere sulla ristrutturazione del Meazza, oppure rifatto da zero. È questa l’opzione più probabile, allo stato attuale: un impianto da costruire nell’area di San Siro, tagliato su misura per le esigenze di due club che puntano a valorizzarlo al massimo e a colmare il gap coi top team europei. Nel prossimo mese, cinque settimane al massimo, i progetti che sono stati portati al tavolo congiunto «rossonerazzurro» dovranno essere scremati, fino ad arrivare alla definizione del migliore: solo a quel punto, il piano verrà posto all’attenzione dell’Amministrazione comunale (che ha sempre caldeggiato un intervento sul Meazza ma ha aperto a soluzioni diverse) per un primo esame. Più che con gli strumenti di misurazione, al momento si lavora con la calcolatrice, perché i conti devono tornare. E dunque ogni soluzione architettonica si porta dietro un business plan dedicato, da vagliare con lo sguardo rivolto al medio-lungo periodo. Gli elementi per lavorare sul lato economico, dopo la concessione commerciale dell’area di San Siro e al netto del capitolo volumetrie, ora ci sono tutti.
IPOTESI ABBATTIMENTO Ciò che più interessa gli appassionati di calcio – e in special modo i tifosi interisti e milanisti – è il destino del mitico stadio Meazza, che rischia la demolizione. E difficilmente gli appelli degli ex campioni (affezionati al loro monumento) potranno fare la differenza. Nella visione del Milan, la ristrutturazione sarebbe poco vantaggiosa economicamente e comporterebbe la ricerca di un impianto fuori città che possa ospitare le partite durante i lavori. Gare di campionato, Coppa Italia e – sperano in Corso Vittorio Emanuele e in via Aldo Rossi – Champions League. Un po’ com’è accaduto al Tottenham, ma in zona non c’è un mitico Wembley da «occupare» in attesa che sia pronto White Hart Lane. Il Milan valuterebbe una soluzione che preveda l’utilizzo del Meazza mentre, accanto, sorge la nuova casa. L’Inter, dal canto suo, non ha ancora preso una linea definitiva, che consenta di tirare le somme e presentare la proposta condivisa a Palazzo Marino.