La Gazzetta dello Sport

Pulgar, magia d’autore Bologna salvezza vicina

●La squadra di Mihajlovic domina contro una Samp distratta e senza idee: la 4a vittoria di fila al Dall’Ara la lancia a +5 sull’Empoli

- Andrea Elefante INVIATO A BOLOGNA

Nel giorno dell’allungosal­vezza probabilme­nte decisivo del Bologna, assieme al sogno europeo della Samp si consuma anche il rapporto del d.t. Walter Sabatini con il club: a fine gara un acceso diverbio con il presidente Ferrero lo ha convinto a dare le dimissioni, il tutto sotto gli occhi di un Giampaolo già abbastanza provato di suo. Del resto, chi alla vigilia di Pasqua ferisce, alla vigilia di Pasqua eccetera eccetera. Dieci anni fa, sabato 11 aprile 2009, il suo Siena passeggian­do al Dall’Ara, fece esonerare il primo Mihajlovic bolognese; ieri, passeggian­do sulle rovine della Samp narcotizza­ta invece che elettrizza­ta dal derby appena vinto e subito sprecato, Sinisa si è rifatto con la 4a vittoria di fila

in casa: con questi sono 16 punti nelle ultime 7 partite, il suo Bologna si conferma la squadra che sta volando più alto in campionato. Ora, a +5, sabato l’Empoli sarà affrontato con cuore e gola molto piu leggeri.

IL PIANO MIHA Quelli che il Bologna non aveva avuto all’inizio del primo tempo, quando però la Samp ha denunciato subito una non nuova fragilità in trasferta (dove ha subito il 75% dei gol presi) e chiari sintomi dell’ennesimo fallimento del salto di qualità mentale con vista sull’Europa: palleggio a tutti i costi e così sia, ma mai pulito, la palla tenuta su male davanti e mai curata bene da dietro, dove pure Giampaolo aveva preferito Tonelli a Colley proprio per la prima impostazio­ne. La resistenza di Ekdal non è bastata a evitare lo sbriciolam­ento del rombo centrale e al Bologna è bastato aumentare l’intensità per dare ragione al piano tattico di Mihajlovic. Che aveva detto di dover inventare qualcosa per sostituire Djiks, ma non lo ha fatto: dentro Krejci per trasformar­e il 42-3-1 in 3-4-3 in fase offensiva, contando poi sui suoi ripiegamen­ti e su quelli di Pulgar in transizion­e per riequilibr­arla in un 4-1-4-1.

BENEDETTA RIPRESA Lo sciagurato Soriano per due volte (25’ e 42’), la seconda di testa, ha mancato la porta spalancata, in mezzo la Var ha cancellato uno straordina­rio gol di Dzemaili (stop di petto e tiro di controbalz­o all’incrocio) perché poco prima il pallone era uscito sul fondo, ma il poco fatto nel primo tempo dalla Samp poi è diventato pochissimo: però stavolta il Bologna ne ha approfitta­to. Nella ripresa, il suo nuovo paradiso: tutti gli ultimi 10 gol segnati nei secondi 45’. Ieri tre, per altrettant­i regali di Audero: due punizioni di Pulgar battezzate malissimo (la prima pasticciat­a con Tonelli) e una girata non impossibil­e di Orsolini respinta in gol con goffaggine quasi comica. A quel punto anche le recriminaz­ioni (dubbio il fallo di Andersen su Sansone per la punizione dell’1-0, dubbio mani di Mbaye su tiro di Ekdal) sono andate a farsi benedire. Come il rapporto Sabatini-Samp.

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LA CURIOSITÀ Gli ultimi dieci gol del Bologna sono arrivati tutti nella ripresa. Nelle ultime 7 giornate 16 punti

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La splendida punizione di Pulgar per momentaneo il 2-0 del Bologna sulla Sampdoria ANSA

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