La Gazzetta dello Sport

Virtus meglio dell’Olimpia ma arriverà l’effetto Messina

- di Dan Peterson

Le due squadre che ho allenato nel passato, Virtus Bologna e Olimpia Milano, sono in questo momento sulla bocca di tutti: la Virtus perché è sola in testa alla A con 4 vittorie su 4; l’Olimpia perché ha già perso due partite in casa. Come mai? Ecco tre punti per ciascuna squadra che ne spiegano la situazione. Parto dalla Virtus. 1) Sasha Djordjevic. Non solo per la sua bravura tecnica, ma perché è al suo secondo anno a Bologna. La scorsa stagione, subentrand­o a campionato iniziato, ha portato un titolo in bacheca, la Champions. E per un niente non si è qualificat­o per il playoff. Tutto questo è servito a Djordjevic per fare valutazion­i e prendere decisioni: ora ha la «sua» squadra. 2) Milos Teodosic. Come si può descrivere l’impatto che ha avuto al debutto contro Venezia campione d’Italia? Monumental­e? Leggendari­o? Scegliete voi.

Ha dato un’iniezione di fiducia a squadra, staff tecnico e tifosi. Un fuoriclass­e che per di più è un play e un leader. Un genio del basket. 3) Equilibri. L’anno scorso ha vinto la Champions con una difesa asfissiant­e, ma le mancava un po’ di sicurezza offensiva.

Con Teodosic e Markovic, Djordjevic ha due super play. Nessuna squadra in Italia, e forse in Europa, può contare su una guida tecnicomen­tale così forte. Con questo non sto dicendo che la Virtus sia già campione d’Italia. Ma la squadra è solida, come il suo allenatore.

Ora passiamo all’Olimpia. 1) Ettore Messina. Come ho già detto un po’ di tempo fa, Ettore vuole vincere oggi, ma questo suo primo anno gli servirà per studiare la sua squadra, la A e l’Eurolega.

Ricordiamo che Messina non allena in Italia dal 2004-05 e in Eurolega dal 201314, quindi gli serve tempo. Come dicono in America, lui «non serve il té», cioè non scherza. Per lui la legge è una sola: «Vinci oggi o ci sarà qualcuno al tuo posto domani». 2) Arturas Gudaitis. So che l’Olimpia non cerca scuse, ma l’assenza di questo pivot è devastante. Se avessi a disposizio­ne tutti i giocatori d’Europa per fare una squadra per Eurolega e scudetto, non avrei dubbi sulla prima scelta: Gudaitis.

È uno che prende la palla che conta anche subendo un pugno in faccia. Uno così ha un valore inestimabi­le. 3) Sistema. La squadra si sta adeguando alla durezza del sistema Messina. Ricordo che con la Virtus, al mio primo anno, persi le prime tre partite prima di vedere la squadra reagire.

A Milano, dopo le prime sei giornate, eravamo 3-3. Certo, D’Antoni era stato fuori per 5 gare. Ma un nuovo coach porta sempre uno shock. Per la Virtus, è arrivato l’anno scorso con Djordjevic. Per l’Olimpia arriverà l’effetto-Messina. La Virtus oggi è davanti perché Djordjevic sta sfruttando benissimo il suo secondo anno. Ma all’Olimpia Messina sta assembland­o pezzo per pezzo una macchina da guerra: prima Rodriguez, poi Scola, tra poco Gudaitis. Saranno tutti arrabbiati, avvelenati: quindi ne riparliamo a febbraio.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? I due maghi Sasha Djordjevic, 52 anni, e Ettore Messina, 60 anni
I due maghi Sasha Djordjevic, 52 anni, e Ettore Messina, 60 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy