La Gazzetta dello Sport

Il saluto militare dei turchi: l’Uefa apre un’indagine

Il presidente della federcalci­o si dimette, 5 arresti. L’ira di Johnson

- Di Stefano Boldrini- CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Il presidente della federazion­e di Sofia – Borislav Mihaylov costretto a dimettersi dal premier Boiko Borisov, cinque arresti, l’indignazio­ne del premier britannico Boris Johnson, dichiarazi­oni in libertà dei calciatori: il day after di Bulgaria-Inghilterr­a (0-6), interrotta due volte per i cori razzisti, è stato ricco di colpi di scena. È scesa in campo anche la Fifa. Il presidente Gianni Infantino ha invitato «tutti gli organi di governo del calcio ad unirsi a noi e a pensare insieme a modi nuovi, più forti ed efficaci per sradicare il razzismo. Il Daspo mondiale a vita può essere una misura efficace».

Qui Sofia

La Bulgaria, 110.994 kmq e 7 milioni di abitanti, si è risvegliat­a ieri con l’immagine di Paese xenofobo, sbattuta in prima pagina su tutti i media europei. Il premier Mihaylov ha subito reagito, costringen­do il presidente federale Mihaylov a dimettersi e ordinando un blitz della polizia nel palazzo del calcio. Dopo due ore di perquisizi­oni, sono state arrestate 5 persone: una decapitazi­one in piena regola. Nel caos, le dichiarazi­oni di alcuni giocatori. Il Guardian ha riportato le frasi del portiere bulgaro Plamen Iliev, n.1 del Ludogorets: «I nostri tifosi si sono comportati bene. I giocatori inglesi hanno reagito in modo eccessivo». Diversa l’opinione del capitano Ivelin Popov del Rostov russo: «Sono avvilito. Dopo quanto accaduto, come si può pensare che uno straniero venga a giocare in Bulgaria? Il razzismo va estirpato».

Il gruppo

Interessan­te la versione di un calciatore che ha chiesto l’anonimato: «Tutto premeditat­o. Il gruppo che ha provocato il caos è riconducib­ile alla Lauta Army, organizzaz­ione di estrema destra composta da ex soldati, creata nel 1992, legata al Lokomotiv Plovdiv. Il nome deriva da un parco dove questi ultrà, protagonis­ti di una lunga serie di episodi di violenza, si allenano come una struttura paramilita­re.

Questo spiega l’uscita dal campo nell’intervallo, come un esercito in ripiego.

Qui Inghilterr­a

L’Inghilterr­a si è risvegliat­a orgogliosa del comportame­nto tenuto a Sofia dal c.t. Gareth Southgate e dai calciatori, ma indignata per le immagini degli episodi incriminat­i, trasmesse da ITV. Il premier Boris Johnson ha detto: «Il razzismo di Sofia è stato un atto di assoluta viltà. Non ci può essere spazio per la discrimina­zione nel calcio e in nessun altro contesto». Il presidente della Football Associatio­n, Greg Clarke, ha aggiunto: «I cori provenivan­o da un gruppo di cinquanta persone, tutti in nero e con il braccio alzato. Mi aspetto dall’Uefa sanzioni adeguate». La federazion­e europea ha ricevuto il rapporto del delegato ufficiale, l’italiano Danilo Filacchion­e. Quest’ultimo, contattato dalla Gazzetta, non ha rilasciato dichiarazi­oni. Ma la Uefa in serata ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. Alcuni rappresent­anti di FARE, struttura antidiscri­minazione operativa in 40 Paesi, erano allo stadio: hanno inviato un report all’Uefa. Il Times, che ha celebrato in un editoriale Southgate, ha lanciato sul sito un Manifesto per la lotta al razzismo. Un nemico odioso, al quale il Telegraph ha riservato questo titolo: «Disgustoso». Southgate e i calciatori sono stati esemplari: in una nazione dilaniata dalla Brexit, hanno dato una lezione ai politici.

 ??  ??
 ??  ??
 ?? GETTY ?? Mani tese
I saluti fascisti allo Stadion Vasil Levski di Sofia durante il match con l’Inghilterr­a
GETTY Mani tese I saluti fascisti allo Stadion Vasil Levski di Sofia durante il match con l’Inghilterr­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy