Ancora intoccabile o no? Suso va a caccia di stabilità
Indispensabile per tanti tecnici, ma l’inizio di stagione è deludente e il mercato chiama. A meno che...
Suso c’è, Suso non c’è. Quasi sempre finora Suso c’è stato, e ci sarà anche nella prima di Stefano Pioli. Gestioni differenti, lo spagnolo titolare fisso. Ora magari non più intoccabile, ma sempre preferito ad altri nonostante lo stato di forma non soddisfacente. Aveva cominciato benissimo in estate, con belle partite contro grandi club come il Manchester United, ma con il passare del tempo la sua vena si è esaurita. Il Suso delle prime sette partite di campionato non è parente di quello che ha tenuto a galla il Milan in tante occasioni.
Partite opache
Conseguenze dell’incertezza estiva? E chi può dirlo. Certo, Suso è stato a lungo sul mercato. Ma il fatto di essere stato tenuto al Milan proprio su richiesta dell’allenatore avrebbe dovuto garantirgli una buona dose di certezze e quindi di efficacia in campo. E’ altrettanto certo che il fluttuare fra due sistemi di gioco che a detta di Giampaolo non differivano molto, il 4-3-3 e il 4-3-1-2, lo ha probabilmente confuso. Con Pioli si tornerà al 4-3-3. E questo potrebbe essere un vantaggio per lo spagnolo.
Clausola
Come tutti, anche Suso è sotto osservazione, anche per questioni economiche. La situazione finanziaria del Milan non consente di pensare a un ritocco di ingaggio, quello che lo spagnolo ha chiesto per rinnovare il contratto con i rossoneri. Pioli lo ha definito subito come un giocatore di qualità, che è stato e potrà essere ancora determinante per il Milan. Ma se il rendimento di Suso continuerà a essere insufficiente è possibile che venga messo di nuovo sul mercato, magari già a gennaio. Anche se una decisione del genere lo deprezzerebbe e renderebbe quasi impossibile intascare la clausola di 40 milioni di euro. E deprezzare i giocatori è l’ultima cosa che serve a questo Milan in perpetuo equilibrio fra quel che si può fare e quello che si può solo pensare. al.bo.