La Gazzetta dello Sport

Claudio, buona la prima: «Che soddisfazi­one»

Nuno Campos ha sostituito Fonseca in panchina: «I due gialli a Kluivert sono strani. Preferisco non parlarne»

- Di Filippo Grimaldi-Massimo Cecchini GENOVA

Meglio di così... Claudio Ranieri ferma la Roma, e riconosce come «dopo sei giorni di lavoro posso ritenermi molto sodisfatto, avendo affrontato una squadra che statistica­mente sino ad ora era quella con il maggior numero di tiri in porta. E contro di noi, invece, ha colpito pochissimo». È stata la partita che l’allenatore romano (68 anni proprio ieri) aveva studiato: «Dai miei ragazzi volevo innanzitut­to la prestazion­e, ed è arrivata. Nulla da recriminar­e, quando i i tuoi giocatori danno tutto. Era importante partire con il piede giusto a livello motivazion­ale. Era logico che non potessi fare di più dopo cinque allenament­i». Ha stupito l’utilizzo di Bertolacci titolare, ma secondo Ranieri «è stato il giocatore che ho visto più assatanato nelle partitelle a pressione che abbiamo fatto in allenament­o. Quindi...». Poi un giudizio sulla Roma: «Mi piace, fa girare bene la palla, prova sempre a fare allargare l’avversario per poi colpirti, ma senza Pellegrini e Dzeko perde molto».

Brutta storia

Se una squadra in 10 partite ha avuto 14 giocatori fuori per problemi fisici più o meno gravi (ieri è stata la volta di Cristante e Kalinic), se nello stesso periodo ha subito 32 ammonizion­i a sfavore, 6 delle quali hanno portato a 3 espulsioni (Mancini, Kluivert e Fonseca), c’è da dire chiaro: abbiamo un problema, anzi forse due. La Roma vista contro la Samp, oltre a essere malinconic­a e spuntata (nelle ultime 6 partite ha segnato solo 5 gol), comincia un ciclo delicato della stagione in piena crisi d’identità. Al netto degli infortuni, il pari con la Samp con un solo tiro nello specchio della porta è un segnale d’allarme da non sottovalut­are.

Fonseca nel box

Ovvio che l’assenza di Fonseca in panchina per la squalifica non è un alibi. L’allenatore, blindato in un box con soldati e addetti del club fuori dalla porta, si è confrontat­o durante il match con alcuni suoi assistenti, tra cui Il tattico Leal, che comunicava con il vice Nuno Campos. È toccato perciò a quest’ultimo il check up. «Per Kalinic si tratta di una botta, mentre Cristante è tornato dalla Nazionale con un fastidio al pube, ma abbiamo parlato con lui e non pensavamo di rischiarlo. Dovevamo avere più occasioni. Non è il risultato che volevamo. Le ammonizion­i? Ci stiamo lavorando, però i due gialli di Kluivert mi sembrano strani, perché il ragazzo era di spalle, però non vorrei parlare di questo. Dico solo che dobbiamo migliorare».

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