Claudio, buona la prima: «Che soddisfazione»
Nuno Campos ha sostituito Fonseca in panchina: «I due gialli a Kluivert sono strani. Preferisco non parlarne»
Meglio di così... Claudio Ranieri ferma la Roma, e riconosce come «dopo sei giorni di lavoro posso ritenermi molto sodisfatto, avendo affrontato una squadra che statisticamente sino ad ora era quella con il maggior numero di tiri in porta. E contro di noi, invece, ha colpito pochissimo». È stata la partita che l’allenatore romano (68 anni proprio ieri) aveva studiato: «Dai miei ragazzi volevo innanzitutto la prestazione, ed è arrivata. Nulla da recriminare, quando i i tuoi giocatori danno tutto. Era importante partire con il piede giusto a livello motivazionale. Era logico che non potessi fare di più dopo cinque allenamenti». Ha stupito l’utilizzo di Bertolacci titolare, ma secondo Ranieri «è stato il giocatore che ho visto più assatanato nelle partitelle a pressione che abbiamo fatto in allenamento. Quindi...». Poi un giudizio sulla Roma: «Mi piace, fa girare bene la palla, prova sempre a fare allargare l’avversario per poi colpirti, ma senza Pellegrini e Dzeko perde molto».
Brutta storia
Se una squadra in 10 partite ha avuto 14 giocatori fuori per problemi fisici più o meno gravi (ieri è stata la volta di Cristante e Kalinic), se nello stesso periodo ha subito 32 ammonizioni a sfavore, 6 delle quali hanno portato a 3 espulsioni (Mancini, Kluivert e Fonseca), c’è da dire chiaro: abbiamo un problema, anzi forse due. La Roma vista contro la Samp, oltre a essere malinconica e spuntata (nelle ultime 6 partite ha segnato solo 5 gol), comincia un ciclo delicato della stagione in piena crisi d’identità. Al netto degli infortuni, il pari con la Samp con un solo tiro nello specchio della porta è un segnale d’allarme da non sottovalutare.
Fonseca nel box
Ovvio che l’assenza di Fonseca in panchina per la squalifica non è un alibi. L’allenatore, blindato in un box con soldati e addetti del club fuori dalla porta, si è confrontato durante il match con alcuni suoi assistenti, tra cui Il tattico Leal, che comunicava con il vice Nuno Campos. È toccato perciò a quest’ultimo il check up. «Per Kalinic si tratta di una botta, mentre Cristante è tornato dalla Nazionale con un fastidio al pube, ma abbiamo parlato con lui e non pensavamo di rischiarlo. Dovevamo avere più occasioni. Non è il risultato che volevamo. Le ammonizioni? Ci stiamo lavorando, però i due gialli di Kluivert mi sembrano strani, perché il ragazzo era di spalle, però non vorrei parlare di questo. Dico solo che dobbiamo migliorare».