Radja, lacrime e dedica speciale: «Il gol è per Claudia»
Il centrocampista commosso dopo la rete: «La situazione di mia moglie non è facile L’ovazione? Do il massimo per questo club»
Si è commosso. Perché da quest’estate la sua vita è diventata complessa e ancora è difficile. Claudia, sua moglie, lotta per combattere un male, Radja Nainggolan ieri ha fatto una di quelle cose che fanno amare il calcio. Un gol straordinario. «Sono andato a stringergli la mano per quel che ha realizzato», ha raccontato l’allenatore della Spal Leonardo Semplici a fine gara. Maran lo ha elogiato. E quando il Ninja, esausto, dopo aver anche rischiato di fare il bis nella ripresa (ha preso il palo e disegnato tre buoni cross) ha lasciato il terreno di gioco, ha fatto un mezzo giro di campo, sfruttando il fatto che era dalla parte opposta alle panchine ed è andato a prendersi l’ovazione della Nord che lo adora. Poi, in diretta tv si è commosso, stava scendendo la lacrima. «La mia situazione non è facile, il gol è per Claudia». Logico che la rete stupenda sia per lei e le figlie. Ma è un gol che Cagliari aspettava da quando il Ninja ha ripreso a indossare la 4 rossoblù. «Speravo di segnarlo prima», dice lui, ancora emozionato.
Che storia
«Dopo il gol ho fatto un’esultanza quasi incredula. Ho provato, è andata bene. Oggi trequartista? Non è la posizione, conta l’atteggiamento di squadra. Abbiamo avuto la partita sempre in pugno, il pubblico ci ha spinti. Non sono ancora al 100% e ringrazio i compagni per l’aiuto. L’ovazione all’uscita è stata bella, è dal primo giorno che sono tornato che ho sentito il calore della gente. L’ho conquistata perché ho sempre dato il massimo per questa maglia. Il campionato è tosto. Ma stiamo facendo un gran torneo, abbiamo autostima e dopo i risultati di Napoli e Roma abbiamo maggior consapevolezza». Da leader Radja esalta Faragò: «Non ci sono solo io, qui. Il pubblico ha applaudito Paolo perché ha visto che dà tutto». Come Radja che a Dazn aveva mostrato un filo di malinconia: «Mi dispiace essere andato via dall’Inter, avrei voluto essere allenato da Conte».