La Gazzetta dello Sport

Ribery da trasferta La Fiorentina punta sul fuoriclass­e per non fermarsi

Il francese per ora ha segnato solo fuori casa E durante la sosta ha lavorato saltando pure il test con la Pistoiese. Lui e Chiesa le punte

- Di Giovanni Sardelli FIRENZE

Il posto in treno è sempre lo stesso, quello accanto all’amico fraterno Kevin Prince Boateng. Franck Ribery si augura che anche in campo finisca più o meno nel medesimo modo. Perché a Firenze lo amano pazzamente, ma è fuori casa che Franck diventa davvero Le Roi. FR7 infatti ha segnato nelle ultime due trasferte di campionato e spera di proseguire stasera a Brescia il proprio trend. Entrambi i suoi gol in A sono arrivati lontano da Firenze sfruttando gli spazi lasciati dalle difese avversarie. E soprattutt­o il proprio pazzesco talento.

Perle

A Parma contro l’Atalanta Ribery, servito da un lancio perfetto di Federico Chiesa, impattò al volo di sinistro piazzando il pallone all’angolo. Gol speciale di un giocatore fuori dal normale. Il francese poi osservò, soffrendo dalla panchina, la rimonta della Dea, capace di pareggiare nel recupero dopo essere stata sotto di due gol. Nella trasferta successiva con il Milan andò ancora meglio. Franck scatta, dribbla, incanta. Piazza anche il terzo gol viola dopo una serpentina delle sue e al momento del cambio il Meazza si alza. E applaude convinto un campione che si fa beffe dell’età. La Viola domina, Ribery ringrazia e guarda avanti. Stasera lo stadio sarà più piccolo e l’avversario sulla carta alla portata. Ma lui, come tutta la Fiorentina, sanno perfettame­nte la verità. Sarà ancora più dura. Il Brescia gioca bene, ha entusiasmo e anche individual­ità eccellenti. Montella lo ha ribadito più volte ai suoi. A Franck un po’ meno: perché sottovalut­are un impegno non è roba per lui.

Posizione

La sosta è servita per lucidare la preparazio­ne. Non ha giocato in amichevole con la Pistoiese, lavorando da solo a Firenze. Anche un paio di giorni fa si è allenato in modo specifico e non con i compagni. Del resto la gestione fa parte del percorso. Stasera guiderà l’attacco viola: non più a tutta fascia come per gran parte della carriera. Ribery gioca dove sente di poter essere utile a se stesso ed ai compagni. Un po’ centravant­i, un po’ centrocamp­ista. Libero di incantare, anche a seconda del compagno di reparto. A proposito, Chiesa ha recuperato dal guaio muscolare e le ultime narrano di buone possibilit­à di vederlo titolare. Prevale l’ottimismo, stasera il verdetto.

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GETTY La stella Franck Ribery, 36 anni, è stato votato miglior giocatore della A nel mese di settembre

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