Podio numero 100 «Sono contento e pure frustrato»
Dovi: «Nei primi giri ci manca velocità e non so perché. Poi è stato bellissimo»
Soddisfatto ma non troppo. Anzi, il 3° posto che regala ad Andrea Dovizioso il 100° podio («Austria, Mugello e qui a Motegi due anni fa i più belli») è vissuto quasi con fastidio. Perché pensava di giocarsi qualcosa di più. E, soprattutto, perché tanto la seconda parte di gara lo ha esaltato, quanto la prima lo ha deluso. «I primi giri quando il grip è buono ci manca velocità. Dobbiamo capire perché. È frustrante». Una gara «stressante per la scelta delle gomme e del set up giusto, dopo la pioggia di venerdì. Sono contento di avere azzeccato le scelte. E della seconda parte. Essere così veloce mentre tutti rallentavano è stato bellissimo. Ho preso rischi assurdi, come un pilota stupido, ma vedevo Fabio sempre più vicino... Ero così concentrato che all’ultimo passaggio pensavo mancassero 2 giri, sarebbe stato sufficiente per prenderlo».
Questione di testa
«La differenza la fa la testa prosegue -. È importante capire quando non puoi spingere. È quello che, chi si gioca le gare, riesce a capire. C’è un gran lavoro mentale dietro. Quando all’inizio Miller è scappato via, se fossi andato in panico mi sarei messo in crisi: sono rimasto calmo, seguire Morbidelli mi ha aiutato a essere più fluido, ho capito dove ero più forte. Quando Viñales mi è arrivato sotto, sentivo che a centrocurva era più veloce, ci ha provato, io chiudevo la porta, lo rallentavo e poi scappavo via in accelerazione». Il 2° posto mondiale è a un passo dall’essere assicurato, ma soprattutto a renderlo felice è che «dall’estate faccio la differenza tra le Ducati. So valutare quando Petrucci fa una gara ottima o prende 10”, mentre la gente dice che se lui finisce con me è perché la moto permetteva di fare di più. Invece lui la prima metà di stagione ha fatto cose speciali, nella seconda non so cosa sia successo, ma so che abbiamo lavorato diversamente e portiamo a casa i risultati».
p.i.