La Gazzetta dello Sport

Semin soddisfatt­o «Dato il 100 per 100 Sono grato ai miei»

Lo stesso tecnico di 26 anni fa in Uefa: «A fine match ho parlato con Cristiano, mi ha detto che per la Juve è stata difficile»

- Di Filippo Conticello INVIATO A TORINO

C’era quella volta in cui Roberto Baggio folleggiav­a nel vecchio Delle Alpi, c’era stavolta in cui Paulo Dybala ha allungato la leggenda dei dieci bianchi e neri. Ventisei anni fa Jurij Semin perse 3-0 in Coppa Uefa e se ne andò via da Torino senza rimpianti, adesso l’eterno allenatore della Lokomotiv può mangiarsi i gomiti. Fino a quando non si era accesa la stella argentina, i suoi russi da combattime­nto non avevano dato segno di crepe nella diga difensiva. Anzi, il furbo piano-partita del tecnico era stato applicato alla perfezione: Semin aveva sigillato la propria porta e sfruttato la minima fessurina in quella degli avversari.

Gratitudin­e

Normale un po’ di delusione dopo il match: «Abbiamo giocato al 100% delle nostre possibilit­à, sono grato ai nostri giocatori. Verso fine gara la condizione non era ottimale, fare cambi era difficile con una panchina di giocatori non in forma. Sicurament­e la possibilit­à di giocare queste gare è importante per la nostra società, non succede ogni giorno», ha detto Semin, per 22 anni sulla panchina moscovita in quattro diversi momenti. E poi solo braccia allargate di fronte alle mille armi dell’arsenale bianconero: «La Juventus, in pressione, ha soppresso ogni nostro tentativo di ripartenza. Ho parlato con Cristiano, mi ha detto che per loro è stato difficile…».

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