Semin soddisfatto «Dato il 100 per 100 Sono grato ai miei»
Lo stesso tecnico di 26 anni fa in Uefa: «A fine match ho parlato con Cristiano, mi ha detto che per la Juve è stata difficile»
C’era quella volta in cui Roberto Baggio folleggiava nel vecchio Delle Alpi, c’era stavolta in cui Paulo Dybala ha allungato la leggenda dei dieci bianchi e neri. Ventisei anni fa Jurij Semin perse 3-0 in Coppa Uefa e se ne andò via da Torino senza rimpianti, adesso l’eterno allenatore della Lokomotiv può mangiarsi i gomiti. Fino a quando non si era accesa la stella argentina, i suoi russi da combattimento non avevano dato segno di crepe nella diga difensiva. Anzi, il furbo piano-partita del tecnico era stato applicato alla perfezione: Semin aveva sigillato la propria porta e sfruttato la minima fessurina in quella degli avversari.
Gratitudine
Normale un po’ di delusione dopo il match: «Abbiamo giocato al 100% delle nostre possibilità, sono grato ai nostri giocatori. Verso fine gara la condizione non era ottimale, fare cambi era difficile con una panchina di giocatori non in forma. Sicuramente la possibilità di giocare queste gare è importante per la nostra società, non succede ogni giorno», ha detto Semin, per 22 anni sulla panchina moscovita in quattro diversi momenti. E poi solo braccia allargate di fronte alle mille armi dell’arsenale bianconero: «La Juventus, in pressione, ha soppresso ogni nostro tentativo di ripartenza. Ho parlato con Cristiano, mi ha detto che per loro è stato difficile…».