La Gazzetta dello Sport

«Noi bastonati, sì ma ci farà crescere Però quei due gol...»

Il tecnico: «Preferisco così che venire qui a fare barricate. Potevamo tenerla aperta più a lungo»

- Di Andrea Elefante INVIATO A MANCHESTER (INGHILTERR­A)

Ecosì l’ossessione di Gian Piero Gasperini - l’Atalanta non si snaturerà, neanche contro i più forti - è diventata il rimpianto che temeva: di quella compagnia lì avrebbe fatto volentieri a meno. La compagnia di chi ad un certo punto si trova in balia del Manchester City, impossibil­ito ad essere se stesso nella capacità di fare gioco, di riconoscer­si nella propria identità. Ma il Gasp non ha visto una squadra sballottat­a e basta: non l’ha vista Guardiola, figuriamoc­i lui. «Preferisco perdere così che venire qui a metterci bassi, tutti dietro, senza vedere mai la palla, lasciando a loro il 70 per cento di possesso palla: non ti fa migliorare in niente, una partita così». E invece. «Invece il risultato è sicurament­e pesante, ma ho visto anche cose molto buone per noi. Cose che potremo portarci dietro nelle prossime partite, in campionato. Di solito da partite così esci bastonato e basta: noi ce ne andiamo da Manchester bastonati, ma anche con il patrimonio di cose molto buone che abbiamo saputo mettere in campo».

L’applauso di Pep

Era facile pensare che l’Atalanta non avesse nulla da perdere ieri sera: in fondo il City è una squadra che ha riservato lo stesso trattament­o a chi l’ha affrontato con paura, facendo le barricate, o l’ha sfidato provando a mantenere il suo ego. Saremo noi stessi, aveva promesso Gasperini. L’Atalanta ha mantenuto, e quello che ha perso ieri sera non è stato il coraggio, e neanche la consideraz­ione di Per Guardiola: «Ho visto l’Atalanta che mi aspettavo - ha detto il tecnico del City - e l’ho vista per 90’. Le mie parole non sono gratuite, sono le stesse di ieri: perché l’Atalanta è una squadra che non molla mai, ti porta assolutame­nte al limite, non ti fa giocare. Stasera ho messo giocatori da corsa perché loro fisicament­e sono fortissimi, veloci, ti saltano addosso, difendono benissimo: lo sapevamo, l’avevamo visto».

Valore

Gasp continua: «La nostra vittoria ha ancora più valore per la qualità dell’avversaria: nel primo tempo ci hanno fatto soffrire, ma sapevamo che arrivando nell’ultimo terzo di campo uomo contro uomo potevamo avere opportunit­à. Siamo riusciti a farlo un po’ più noi di loro, per questo abbiamo vinto. Ma l’Atalanta può vincere tutte le tre partite che mancano: non sarà facile, ma può farlo. E’ strano che abbiano zero punti, ma la loro prima partita è stata uno shock, e comunque questo è un girone durissimo».

La rabbia di Gasp

Gasperini non si inoltra così tanto in pensieri ottimistic­i. C’è un precedente da evitare: l’ultima squadra ad aver perso tutte le prime tre partite di un girone di Champions fu l’Otelul Galati, Romania, nella stagione 2011-12, e alla fine le perse tutte sei. Il tecnico nerazzurro non va neanche così in là con i calcoli, prevede soltanto che «adesso giocheremo alla morte le prossime tre partite, per fare il meglio possibile: di sicuro stasera abbiamo incontrato una delle squadre più forti del mondo».

Per crescere

Sarebbe facile fermarsi lì, nasconders­i dietro la quasi scontata impossibil­ità dell’impresa. Ma c’è qualcosa che non gli è andato giù, qualcosa di cui parlerà, qualcosa su cui lavorerà. Perché partita così, ha detto, devono servire a crescere, ma anche perché ha visto errori non nuovi, e crescere significa anche far tesoro di quelli commessi in passato: «Una volta in vantaggio potevamo tenere il risultato un po’ più a lungo, tenere più aperta la partita. Stavamo ripartendo anche bene, i due gol che abbiamo preso uno dopo l’altro mi hanno fatto arrabbiare, soprattutt­o il rigore: potevano prendere un altro tipo di gol, non così. A quel punto la partita si è complicata e negli spazi che si sono aperti il City ha dimostrato tutte le sue qualità».

 ?? AFP ?? Il saluto Gian Piero Gasperini, 61 anni, a sinistra con Pep Guardiola. 48 anni, prima della partita
AFP Il saluto Gian Piero Gasperini, 61 anni, a sinistra con Pep Guardiola. 48 anni, prima della partita
 ??  ?? Tre gol Raheem Sterling, 24 anni
Tre gol Raheem Sterling, 24 anni

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