Il Real gioca per Zidane e vince grazie a Kroos Galatasaray battuto
Dominio assoluto dei blancos che tirano in porta 20 volte. Hazard in crescita, Benzema si conferma
lMadrid ha giocato per Zidane. E contro chi, ai vertici della Casa Blanca, nel weekend ha messo in giro insistenti voci di un imminente arrivo di José Mourinho in caso di sconfitta. Un Real arrabbiato, determinato, serio, dinamico, potente. E vincente.
Venti tiri
Un’altra squadra, per elementi (6 cambi) ma soprattutto per attitudine e mentalità rispetto alla sconfitta di Maiorca di sabato. Il Madrid è arrivato a Istanbul obbligato a vincere visto che era in ultima posizione nel gruppo: torna a Madrid al secondo posto grazie alla sconfitta del Bruges e al proprio 1-0 firmato da Kroos, fotografia sfocata del dominio della squadra di ZZ, capace di tirare 20 volte (12 solo nel primo tempo), 12 nello specchio. È vero che Courtois nella prima parte ha sostenuto i suoi con tre ottime parate, però il dominio blanco è stato continuo, indiscusso e spesso asfissiante. Unico elemento negativo per la squadra di Zizou, l’aver segnato una sola volta lasciando la gara aperta alla beffa fino alla fine.
Sorpresa Rodrygo
Come previsto Zidane si è affidato a Fede Valverde, fondamentale in questo Madrid con poco equilibrio. Decisamente più sorprendente l’utilizzo dal primo minuto di Rodrygo, brasiliano nato nel 2001 fino a ieri sera con 46 minuti (e un gol) rimediati in due spezzoni di Liga e al debutto in Champions. I due giovani sudamericani hanno coperto con esito la parte destra del campo, creando e aiutando, mentre a sinistra è in netta crescita la combinazione HazardBenzema, intesa suggellata nel gol del Madrid e santificata dalla traversa del belga nel ripresa.
Resto del mondo
Dall’altra parte Terim è sceso in campo senza turchi, con giocatori di 9 nazionalità e 4 continenti: un variegato resto del mondo composto da gente a fine corsa (Nagatomo, Mariano, Babel, Donk) o con la speranza di riciclarsi dopo delusioni varie (Nzonzi, Seri, Feghouli). Una squadra che fatica in campionato e che sembra vivere d’impulsi, fiammate, come quelle che hanno portato alle conclusioni di Andone e Belhanda sventate da Courtois. Lampi non ricreati nella ripresa e inframmezzati dalla rete di Kroos, piattone che stava per finire sul petto di Marcao ma che è stato deviato in maniera decisiva da Seri. La palla era arrivata al tedesco, brillantissimo nella serata in cui ha tagliato il traguardo delle 100 partite in Champions, dopo un grave errore di Seri a centrocampo e l’ottimo triangolo tra Hazard e Benzema. Rodrygo
non ha mostrato alcun «miedo escenico», Valverde e Casemiro si sono moltiplicati, Courtois ha parato, cosa non scontata in questo suo tribolato inizio di stagione, Ramos e Marcelo hanno limitato al minimo le sbavature che stanno diventando caratteristiche, Hazard ha offerto l’atteso appoggio tecnico al sempre caldo Benzema, chiamato spesso a predicare nel deserto che lo circonda nell’attacco blanco. Il belga è in netta crescita e nella ripresa, dopo aver scartato anche Muslera, ha spedito la palla sulla traversa. Il Madrid riparte, Mourinho resta al palo. Fino al prossimo passo falso del Real Zizou.