Ajax-Chelsea largo ai giovani Lampard punta su Abraham
I semifinalisti 2018-19 si sono molto rinnovati. I Blues si affidano alla punta 22enne e al socio Mount
Fa festa il cassiere: Ajax-Chelsea, prima sfida ufficiale tra i due club, è un inno al mercato. Le due squadre hanno realizzato insieme in estate un attivo di 248,7 milioni di euro: 148 gli olandesi, 100,7 gli inglesi. L’Ajax è mercante per vocazione: grazie alla sua accademia, tra le migliori in assoluto nel mondo, produce talenti in dosi industriali e vendendoli si arricchisce. L’ultimo esempio: ceduti De Ligt alla Juventus e De Jong al Barcellona incassando 160,5 milioni, sono stati acquistati l’olandese Quincy Promes – pagato 15,7 milioni, ex Twente dal Siviglia-, il difensore messicano Edson Alvarez (15, dall’America), il centrocampista romeno Razvan Marin (12,5) e l’argentino Lisandro Martinez (7, ex Defensa y Justicia). La squadra di Erik ten Hag ha ripreso a macinare risultati senza problemi. Nell’ordine: primo posto in campionato, 17 gare stagionali senza sconfitte – 13 successi e 4 pareggi -, 2 vittorie nel girone di Champions, tanto per ribadire la ritrovata statura internazionale del club. In rosa, solo tre over 30: l’ex milanista Huntelaar è il nonno dall’alto dei suoi 36 anni, poi Siem de Jong e Tadic con 30. La forza del gioco è la bussola permanente dell’Ajax: un copione consolidato, in cui i nuovi riescono ad inserirsi bene anche perché, quasi sempre, gli acquisti sono mirati a quel tipo di calcio.
Qui Blues
Il Chelsea è diventato commerciante per necessità: la squalifica per due finestre di mercato ha imposto austerity e linea verde. Pulisic è stato tesserato in tempi utili per evitare la mannaia dei divieti, mentre Kovacic è stato riscattato. Lampard, erede di Sarri, ha portato con sé a Londra una banda di giovani, al rientro dai vari prestiti. Il nome del centravanti Abraham ruba l’occhio per gli 8 gol segnati in campionato, ma sul piano del talento puro la sorpresa è Mount, già approdato in nazionale e firma di 4 gol. Anche il difensore Tomori sta rendendo più del previsto: impressionanti la forza fisica e, soprattutto, la personalità.
Ultime
Stasera può scapparci un match godibile, in uno stadio in cui il Chelsea conquistò l’Europa League con Rafa Benitez il 15 maggio 2013, superando 2-1 il Benfica: Lampard, quel giorno, era il capitano. I Blues hanno lasciato a Londra il motorino Kanté e Barkley, finito k.o. dopo la doppietta con l’Inghilterra: assenze pesanti. L’Ajax non ha problemi di formazione. L’obiettivo di ten Hag è aggiungere altri tre punti in classifica per ipotecare il passaggio agli ottavi. «Non dobbiamo farci condizionare dalla velocità e dell’aggressività del Chelsea. Usare la testa e rispettare il nostro gioco: è questa la strada maestra da seguire».