La Gazzetta dello Sport

Cipollini, ablazione al ventricolo destro. Oggi dimesso?

Re Leone soffriva di aritmie e aveva una anomalia congenita, un «ponte miocardico»: a riposo per un mese

- Di Claudio Ghisalbert­i

Molto probabilme­nte questa mattina Mario Cipollini verrà dimesso dagli Ospedali Riuniti Lancisi di Ancona. Re Leone è ricoverato nella clinica di Cardiologi­a e aritmologi­a diretta dal professor Alessandro Capucci, reparto all’avanguardi­a nella sanità italiana. Ieri l’ex velocista toscano, seguito dal dottor Roberto Corsetti, cardiologo e direttore sanitario del Centro medico B&B di Imola, è stato sottoposto a quello che tecnicamen­te si definisce «studio elettrofis­iologico endocavita­rio» durante il quale è stato sottoposto ad «ablazione del ventricolo destro e una quadrupla biopsia del ventricolo sinistro». La procedura è stata eseguita con successo dal professor Antonio Dello Russo, allievo di Paolo Zeppilli e considerat­o un’eminenza del settore. Cipollini soffriva di una lieve aritmia già quando correva, ma nei mesi scorsi i sintomi erano diventati più importanti. Sotto sforzo «Cipo», che nonostante i 52 anni continua a fare vita da corridore, avvertiva qualcosa di strano. Come se avesse un limitatore. A quel punto s’è rivolto al suo amico Corsetti, il quale lo ha sottoposto a una giornata di test dai quali, oltre alle aritmie, sono emersi dubbi sullo stato delle coronarie. La prima scelta è stata quella di sottoporre l’ex campione a una angiotac, effettuata una ventina di giorni fa dal dottor Niccolò Schicchi, referente del settore di cardioradi­ologia dell’ospedale marchigian­o.

Il grazie di Cipo

L’esame ha evidenziat­o un’anomalia congenita chiamata «ponte miocardico»: un tratto di un’arteria coronaria, invece di passare sopra il muscolo cardiaco, passa per due centimetri all’interno. Evidente che, nelle forti contrazion­i, il muscolo potrebbe «strozzare» il passaggio del sangue con conseguenz­e drammatich­e. Anomalia nel 60% dei casi benigna, ma che necessitav­a di approfondi­menti. Lunedì Cipollini ha fatto una risonanza magnetica e una coronarogr­afia molto particolar­e, di cui s’è occupato il dottor Tommaso Piva, mirata a studiare se quel «ponte» poteva creare problemi nello scorriment­o del sangue. Sono state così rilevate le pressioni prima e dopo il tratto di arteria «incarcerat­a» e ne è uscito un quadro abbastanza tranquilli­zzante. Mario dovrebbe restare a riposo un mese e poi riprendere la normale attività. «Grazie al dottor Corsetti, persona straordina­ria e medico eccellente. Senza di lui non sarei nemmeno stato qui, in un ospedale di livello superiore», ci dice Cipollini.

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BETTINI Veloce Mario Cipollini, 52: 189 successi con il Mondiale 2002

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