Sinner irrompe nel grande giro È il 91 virtuale
Liquida Kohlschreiber e rischia ancora Monfils. Oggi Berrettini con Dimitrov
Ha scelto il mare di Bordighera per continuare a scalare. E ieri a Vienna, non così lontano dal suo Alto Adige, Jannik Sinner ha piantato la bandierina al numero 91 (virtuale) del mondo. Ha battuto con una maturità ben al di sopra dei suoi 18 anni e due mesi, un giocatore che ha tanta esperienza come Kohlschreiber. Il tedesco, che ha il doppio degli anni di Jannik e in carriera ha conquistato 8 titoli, è stato letteralmente annichilito dal teenager azzurro, incenerito dalle sue accelerazioni fulminanti. Forse non si aspettava tanta aggressività e sicurezza da un giunco di quasi un metro e novanta per 75 chili, capelli rossi e lentiggini. Un ragazzino terribile che l’ha castigato con 30 vincenti contro i suoi 15, discese ardite a rete (saranno 7 su 12 i punti conquistati) e annullando sei palle break su sei nel primo set, La top 100 è conquistata, finalmente, e lunedì prossimo, all’ufficializzazione delle classifiche aggiornate, potrà festeggiare i due record che rincorreva e che, per un soffio, gli sono sfuggiti già la settimana scorsa ad Anversa, dove era arrivato in semifinale fermato solo da Stan Warinka.
Precoce
Diventerà il più giovane della storia azzurra tra i primi cento al mondo, superando il precedente di Diego Nargiso, riuscito nell’impresa più di 30 anni fa, nell’agosto del 1988 a 18 anni e 5 mesi. Non solo. L’allievo di Riccardo Piatti, seguito sul circuito da Andrea Volpini, sarà anche il più giovane nei cento di questa stagione, superando il canadese Auger Aliassime, che ha 19 anni e 2 mesi. E adesso, se proprio vogliamo continuare a dare i numeri, Jannik Sinner è anche il più giovane a centrare sette vittorie nei tornei Atp da
Sascha Zverev nel 2015. Numeri che fanno sognare in questo autunno colorato di azzurro. Per tentare di salire ancora un po’ più su, domani Sinner potrebbe affrontare di nuovo Gael Monfils, battuto agli ottavi di Anversa e impegnato oggi contro l’austriaco Novak.
Tocca a Matteo
Oggi, sempre nel torneo austriaco sul veloce indoor, riprende la sua corsa Matteo Berrettini. Dopo aver superato al primo turno Kyle Edmund in rimonta, e con tanto di spavento per una caviglia poggiata malamente, oggi il numero 1 italiano affronta Grigor Dimitrov. Il bulgaro può dar fastidio col suo tennis d’altri tempi, ma fino a qui in stagione ha raccolto molto poco. Nel giorno di riposo, per il romano allenato da Vincenzo Santopadre, una giornata di relax e un po’ di allenamento insieme alla fidanzata e collega Ajla Tomlianovic, che frequenta da Wimbledon di quest’anno. E se per Sinner lunedì si apriranno definitivamente le porte della top 100 (43° giocatore della storia italiana a riuscirci), per Berrettini c’è la possibilità di raggiungere un altro storico obiettivo. Il romano, semifinalista degli Us Open, potrebbe sistemarsi nella top 10. Ora è virtualmente numero 9 del ranking mondiale, mentre nella Race to London tutto è ancora in gioco. C’è da difendere l’ottavo posto dall’attacco di Roberto Bautista Agut, attuale numero 9 e vincente ieri nel primo turno di Basilea contro Marius Copil, e di David Goffin che oggi, sempre nel torneo di casa Federer, trova Cilic: «Non è un’ossessione — ripete Berrettini — ma ho il dovere di provarci». Proviamoci.