La Gazzetta dello Sport

Piano, altro stop Fuori quattro mesi «Ma supererò anche questa»

Lesionato il crociato sinistro in Nazionale Terza operazione per il centrale di Milano

- di Valeria Benedetti

Per gli sportivi gli infortuni sono un inconvenie­nte da mettere in conto. Per alcuni però diventano una persecuzio­ne in piena regola. E mettono alla prova anche la natura più entusiasta. E più entusiasta e positivo di Matteo Piano è difficile trovarne. Ieri è piombata l’ennesima tegola per il centrale azzurro della Powervolle­y Milano. Sull’infortunio che lo ha bloccato nelle ultime due partite della Coppa del Mondo, dopo gli accertamen­ti, è arrivata ieri la sentenza: lesione del legamento crociato anteriore. All’orizzonte un intervento (sarebbe il terzo dal 2016) e un altro lungo stop dopo quelli che lo hanno tenuto fermo per mesi prima dell’Olimpiade (schiena, poi era a Rio a vincere la medaglia d’argento) e prima del Mondiale 2018 (operato al tallone d’Achille, l’ha saltato). Tempi di recupero previsti di circa quattro mesi (potrebbe rientrare per i playoff).

Solidariet­à social

I messaggi di affetto e incoraggia­mento per il centrale piemontese sono stati tantissimi. Matteo, con il suo sorriso contagioso e le molteplici iniziative che porta avanti con la sua esuberanza (il podcast con Vettori Brodo di Becchi, la linea d’abbigliame­nto, le iniziative sociali) è uno dei più amati e la sua risposta ieri si è materializ­zata su Instagram nel primo pomeriggio: «Non ho dei pantaloni africani e un bialbero dietro di me (riferiment­o a un altro post fatto dopo l’operazione al tendine d’Achille, ndr), non è primavera e tanto meno non è una rinascita. Però ho questa foto, una foto che due settimane fa quando me l’hanno mandata ho detto “questa non la potrò mai pubblicare”. Non si può mai dire mai, è vero. Non l’avrei pubblicata perché magari non sarebbe stata capita. Beh io voglio occuparmi di chi la capisce, di chi vede un ragazzo felice, di chi vede una medaglia importante forse quella più importante della mia vita fino ad ora, di chi vede del gin e della tonica che con del gran savoir faire unito al peso dell’argento sono riuscito a farmi dare e che ho condiviso con la mia squadra».

Reazione

Il centrale continua parla dell’infortunio: «Disastro. Questo è quello che ho detto quando ho capito cosa poteva essermi realmente successo qualche giorno fa. Sono arrivato a Milano con una carica infinita, dopo una ricca estate; so quello che voglio fare, so l’uniforme che voglio mettere ma soprattutt­o come la voglio indossare, sto bene al mondo e sto bene con chi sono. Ero incazzato perché tutte queste cose insieme non ero riuscite a metterle mai. Ero dispiaciut­o per i miei compagni, per la Powervolle­y, per i miei genitori e per i miei amici; perché so quanto siate tristi per me lo sento e giuro che mi dispiace tanto sapervi tutti dispiaciut­i.

Non so se vale come paragone ma manco dopo l’argento che ho al collo in questa foto ho ricevuto così tante chiamate e messaggi, sono commosso e grato. L’affetto ti salva, l’ho già detto ed è vero.

Grazie, veramente sono immobile davanti a tutto questo (e non ho ancora letto niente, magari mi avete mandato l’emoticons delle corna o della cacca) ma sono fortunato ad avere tutto questo e so che mi avrete scritto col cuore. Supererò anche questa, non sarò sempre al top della forma, al massimo qualcuno verrà ad offrirmi un gintonic e un abbraccio. Prendo tutto il vostro sostegno! With molta grinta Teo». E allora forza Teo, il volley ti aspetta.

Neanche dopo Rio ho ricevuto tanti messaggi. L’affetto ti salva

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FIVB In Giappone Matteo Piano, 28 anni, è reduce dalla Coppa del Mondo
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Matteo Piano Su Instagram

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