Il Barcellona si aggrappa al solito Messi
Lo Slavia lotta ma non basta: la Pulce a segno in 15 stagioni di fila in Champions
Lo Slavia ha un solo punto, ma è il rappresentante perfetto per chi non ama il progetto di Superlega: squadra modesta ma brillante, sfacciata, coraggiosa. Capace di tenere sulle spine fino alla fine il Barcellona, che col 2-1 di ieri arriva a 6 vittorie di fila solo grazie al solito Messi, a un autogol, alle parate di Ter Stegen e ai blocchi di Lenglet e Piqué nel convulso finale.
E sono quindici
Messi ha segnato dopo 166”. Per lui terza partita consecutiva trovando il gol, segnale inequivocabile che la sua stagione è decollata, e un paio di numeri mostruosi: con la rete allo Slavia Leo raggiunge Raul e Cristiano Ronaldo nel numero di squadre bucate in Champions: 33. Per Messi questa è la quindicesima stagione consecutiva di Champions con almeno una rete (Cristiano Ronaldo è a 13). Il gol è stato propiziato dallo stesso argentino, che ha rubato palla a Sevcik, affidandola ad Arthur che gliela ha restituita con tempismo e precisione in mezzo all’area. E Leo non ha sbagliato.
Festa Slavia
Sembrava l’inizio di una festa con lo Slavia Praga chiamato ad organizzare l’evento senza però poter partecipare, ma i cechi avevano altre idee. Come già ha potuto sperimentare l’Inter la squadra di Trpisovski non soffre di complessi di sorta, ama giocar bene e non si tira mai indietro. Un attimo di smarrimento, poi lo Slavia ha iniziato a colpire la porta di Ter Stegen che si è esibito in due grandi interventi su Zeleny e Olayinka, il primo con un piede prodigioso, il secondo con un magico volo. Il portiere è già stato decisivo a Dortmund e con l’Inter, ieri ha allungato la striscia di parate decisive.
Partita aperta
Il Barça era frastornato. I collegamenti in fase offensiva poco fluidi, Griezmann assente, Suarez, ultimamente in gran forma, appesantito dall’idea che in Europa in trasferta non segna da oltre 4 anni. Ieri un suo pallone è sì finito in rete, ed è valso la vittoria, ma era un cross deviato in modo sfortunato da Olayinka, uomo ovunque dello Slavia. Dal 2017 il Pichichi del Barça in Champions è Messi con 19 reti, poi ci sono gli autogol, 7, e solo dopo arrivano Suarez e Dembélé (4). Il gol del 2-1 ha ridato il vantaggio al Barça dopo il pari di Boril (50’) su assist di Masopust, e la gara è rimasta aperta e piena di occasioni fino al 95’ quando sui corner dei cechi attaccava anche il portiere Kolar, prima decisivo sui tentativi del Barça di chiudere la gara, e quando Husbauer ha trovato il piede di Piqué sulla strada che lo portava al pari. Il Barça vince, lo Slavia avrebbe meritato il pari.