La Gazzetta dello Sport

Ajax-Chelsea: decide Batshuayi

Il belga dei Blues firma l’1-0 all’86’. Gol annullato dal Var a Promes

- Di Stefano Boldrini

L’Ajax ha problemi seri con le squadre londinesi: non perdeva dal k.o. con il Tottenham dell’8 maggio scorso nella semifinale di ritorno di Champions League e ieri sera è finito di nuovo al tappeto, stavolta con il Chelsea. Il copione si è ripetuto nei contenuti e questo è un indizio che dovrebbe far riflettere Ten Haag: la sconfitta, come contro gli Spurs, è maturata nel finale, con gli olandesi in difficoltà da un quarto d’ora di fronte alla corsa dei Blues.

Cambi giusti

Le squadre inglesi hanno oggi una forza fisica superiore e quando gli avversari cominciano a perdere colpi, come il pugilato insegna, si tratta soltanto di aspettare il momento giusto per dare il colpo del k.o. Il belga Michy Batshuayi lo aveva mancato appena entrato, ma alla seconda occasione, di sinistro, ha sfruttato in modo spietato il pallone recapitato da Pulisic. Assist e gol, per la cronaca, hanno la firma dei due cambi decisi da Lampard nella ripresa: c’è sicurament­e la mano dell’allenatore nel successo del Chelsea.

Copione

La sfida tra due squadre che vantano eccellenti settori giovanili – quello dell’Ajax è il secondo in Europa, nei 31 campionati principali del vecchio continente giocano ben 72 ragazzi prodotti dall’accademia di Amsterdam, fonte Cies Football Observator­y – non ha regalato un pomeriggio di calcio memorabile, ma ha ribadito la facilità di gioco dell’Ajax e la crescita continua del Chelsea. Agli olandesi è mancato il gol. I Blues hanno commesso qualche peccato di mira. La rete segnata da Quincy Promes nel primo tempo è stata annullata dalla VAR: solo la moviola poteva beccare la punta del piede dell’attaccante oltre la linea dell’ultimo difensore, Zouma. Il palo colpito dal messicano Alvarez con una capocciata ha certificat­o la giornata non proprio fortunata degli olandesi. Il Chelsea, dopo le occasioni fallite da Hudson-Odoi e Alonso nei primi 45 minuti, ha preso il comando delle operazioni nella ripresa, con Jorginho e Kovacic a dettare legge a centrocamp­o e Hudson-Odoi a produrre una serie di strappi in attacco.

I meriti di Frankie

Lampard ha completato l’opera, inserendo nei tempi giusti Pulisic e Batshuayi. Il primo ha fornito un contributo decisivo di energie fresche: ha persino cercato il gol, ma il pallone è uscito di un amen. Il belga ha aggiunto muscoli e forza fisica. La chance fallita quasi a colpo sicuro è stata colossale, ma per lasciare il segno è bastato il sinistro al tramonto del match, con i centrali della difesa olandesi tramortiti dalla forza d’urto di Batshuayi, al nono gol da «panchinaro» nella sua carriera con i Blues. Successo dal valore doppio, per il Chelsea, che dopo il k.o. incassato allo Stamford con il Valencia nella prima giornata, ha rialzato la testa con le imprese a Lilla e Amsterdam. Lampard ha corretto la rotta dopo le sconfitte iniziali: 6 vittorie di fila. I giovani, altro elemento fondamenta­le, stanno seguendo il loro allenatore, versione capitano mio capitano. È il Chelsea di Lampard, oh yes.

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AP Decisivo Il gol di Michy Batshuayi, 26 anni, Chelsea, entrato 15’ prima

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