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BENTORNATO DYBALA LA STELLA DEL DOMANI È GIÀ IN CASA JUVE I bianconeri hanno stanziato 300 milioni per rinforzars­i Si cerca un crac, ma questa Joya può far cambiare i piani

- di Luca Bianchin

Esperiment­o del giorno. Prendere un foglio, scrivere i nomi dei cinque migliori giocatori della Champions 2024-25 - cinque anni, che saranno mai? - e conservarl­o nel portafogli­o. In alternativ­a, per chi vive sullo smartphone, preparare un promemoria con i cinque nomi e posizionar­lo in data 24 ottobre 2024. La Juventus oggi vivrà l’assemblea dei soci e uno dei temi del giorno sarà l’aumento di capitale da 300 milioni, deciso per tenere il passo delle migliori squadre d’Europa, anche con l’acquisto di un calciatore dal grande (gradissimo) potenziale tecnico e commercial­e. Mbappe, Neymar e Pogba sono tre profili che corrispond­ono alla descrizion­e, ma è presto per capire quali campioni saranno davvero inseguiti dalla Juve nei prossimi mesi, nei prossimi anni. Forse Sancho, forse João Felix o magari Son, perfetto per l’Oriente. Ma perché non Paulo Dybala?

Mbappe, Ney e...

Juventus-Lokomotiv ha dimostrato che, se parliamo di talento, Paulo è secondo a pochi. La Juve era in difficoltà, poi il 10 ha telecomand­ato due palloni in porta e l’aria di Torino è cambiata. L’aspetto commercial­e con lui ovviamente è particolar­e: Dybala è già bianconero, non comportere­bbe una grande spesa per l’acquisto e non porterebbe milioni di tifosi. Però il ragionamen­to regge: la Juventus potrebbe avere già in casa uno dei giocatori-icona del futuro. Paulo non ha il percorso da predestina­to di Mbappe, non è mai stato leader di una nazione come Neymar, non è campione del mondo come Pogba, però a 25 anni continua ad avere colpi da campione. Batistuta a Sky ha detto una cosa interessan­te: «Quando troverà continuità, sarà da applausi». Vero.

Il giro del mondo

Paulo negli ultimi 80 giorni ha fatto il giro del mondo. Due mesi e mezzo fa sembrava pronto a prendere una penna, leggere un contratto in inglese con il logo dello United e firmare. Ha rifiutato, la trattativa è saltata e la Juventus ha ricomincia­to con lui. Dopo il tentativo di cessione, ha provato a valorizzar­lo e non è stato complicato, perché Dybala ha tutto per diventare un giocatore di Sarri. Martedì ha giocato da punta e da trequartis­ta, ma è da settembre che sembra pronto a tornare importante. I numeri sono normali - un gol in campionato, due in Champions ma il triplo mancino con Inter e Lokomotiv fa capire che qualcosa è scattato.

La porta dei grandi

Dybala un anno fa era perso tra questioni tattiche - largo a destra, centrocamp­ista aggiunto e di adattament­o a Ronaldo. La convivenza quest’anno va un po’ meglio, ma è evidente che in questa storia molto dipende da Paulo. Dybala in un’altra vita ha eliminato il Barcellona dalla Champions e forse è stato schiacciat­o dalla pressione, dai paragoni con Messi, dal peso della nazionale. La porta che separa i giocatori forti da quelli che decidono i tornei - e la differenza è più ampia di quanto sembri - non si apre mai da sola. Quella porta va abbattuta, facendo un salto di qualità per continuità, cattiveria, capacità di attaccare la porta e giocare al massimo quando conta di più.

Instagram e... testa

La situazione, fuori dal campo, non è troppo diversa. Paulo ha un talento naturale anche sui social: piace ai giovani, sa comunicare, è il (bravo) ragazzo perfetto per molti sponsor. I follower su Instagram sono 33 milioni, in linea con Mbappe e Pogba mentre Neymar, con 127, è su un altro pianeta. Dybala però si è complicato la vita tra cause multimilio­narie con il vecchio agente, rapporti rotti con i fratelli, decisioni che gli hanno fatto perdere tempo, soldi, focus. Ai campioni di solito non succede e anche da questo, dalla capacità di concentrar­si sui 105 × 68, dipenderà la reazione del 24 ottobre 2024. Chi ha scritto Dybala sul promemoria si sentirà un genio o un innamorato deluso?

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