La Gazzetta dello Sport

Milinkovic, la voglia matta «Lazio, è ora di vincere»

Il serbo: «Contro il Celtic tre punti fondamenta­li per la classifica. La via per la Champions passa anche da qui»

- Di Stefano Cieri- INVIATO A GLASGOW (SCOZIA)

Si scrive Europa League, si legge Champions. Almeno nelle intenzioni di chi legittimam­ente ambisce a giocare la coppa più prestigios­a. E in quella «minore» si sente solo di passaggio. Come Sergej Milinkovic, per esempio. La serata che attende lui e la Lazio al Celtic Park assomiglia tanto a quelle di Champions, sogno proibito (finora) tanto per lui quanto per la Lazio. Ma, almeno per una sera, tutto farà pensare ad una partita della Coppa più nobile piuttosto che di Europa League: dal blasone dell’avversario (prima squadra britannica a vincere una Coppa dei Campioni) all’atmosfera che si respirerà sugli spalti (stadio da 61 mila spettatori, interament­e sold out). «E infatti non vedo l’ora di scendere in campo», ammette il centrocamp­ista serbo. «È fantastico poter giocare in stadi così, con tanta gente e contro un avversario che darà il massimo».

Per vincere tutto

Sì, sarà come vivere una partita di Champions. Che resta il chiodo fisso di SMS e dei suoi compagni. Ma questo non vuol dire snobbare l’Europa League. «Questa è una competizio­ne che ci interessa, come abbiamo dimostrato negli anni passati continua Milinkovic -. Col Celtic cercheremo di vincere perché dobbiamo recuperare punti in classifica. La sconfitta subita a Cluj alla prima giornata del girone ha un po’ complicato le cose, ma possiamo e vogliamo farcela a passare il turno. In Romania avevamo fatto molto bene nel primo tempo, poi siamo calati nella ripresa. L’atmosfera che si respirava nello stadio (semivuoto, ndr) non ci ha aiutato. Qui a Glasgow sarà completame­nte diverso».

Grandi obiettivi

Diverso è anche l’approccio avuto da Milinkovic a questa stagione rispetto a dodici mesi fa. Quando pesarono, anche inconsciam­ente, le voci estive che lo davano in partenza. Voci che ci sono state anche quest’anno, ma il serbo stavolta non se n’è fatto condiziona­re. «Un anno fa - sposta lui l’attenzione - ho pagato più che altro il Mondiale che mi ha fatto saltare l’intera preparazio­ne estiva. Quest’anno mi sono potuto allenare bene durante il precampion­ato e ora mi sento molto meglio». Al punto da lanciare proclami: «Sono alla Lazio da cinque anni, la squadra è cresciuta molto negli ultimi tempi, anche se ogni tanto ha ancora dei difetti di concentraz­ione. Ma quest’anno vogliamo far bene. In campionato dobbiamo conquistar­e quella Champions che ci è sempre sfuggita, ma, perché no, dobbiamo anche provare a vincere questa Europa League. Che poi significhe­rebbe andare in Champions League a prescinder­e dal risultato del campionato».

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ANSA Serbo Milinkovic-Savic, 24 anni, dal 2015 alla Lazio

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