«PANCHINA D’ORO A SINISA? IDEA BELLA E ANCHE POSSIBILE BOLOGNA, ORA VINCI»
Il presidente degli allenatori appoggia la proposta di Di Vaio: «Il premio ci sta anche per il miracolo salvezza. Ibra qui come il “mio” Baggio? No, vi spiego»
apidissimo. Come il suo calcio. «Ho poco tempo, devo andare a fare lezione. Alla mia età parlo ancora di calcio...». Renzaccio va (ancora) veloce. A Coverciano detta legge, è pur sempre il presidente degli allenatori e anche per questo una sua dritta vale sempre qualcosa in più. O comunque qualcosa che valga la pena sentire. A Bologna è tornato il 9 ottobre per stare in panchina (insieme con Franco Colomba) per la partita delle Legends, Bologna-Real Madrid, e anche tre giorni fa a FICO, dove è stato insignito della carica di messaggero del tartufo (prelibatezza della sua San Miniato). Ulli va di fretta. Ma non accelera troppo quando si può parlare un po’ di Bologna e soprattutto di Sinisa Mihajlovic. Il tema principale è quello legato alla Panchina d’oro: a dicembre (la data è ancora da definire) ci sarà la cerimonia per l’assegnazione del premio 2019, l’allenatore del Bologna può essere tra i candidati.
3In un’intervista alla Gazzetta dello Sport Marco Di Vaio ha proposto la Panchina d’oro per Sinisa, per quello che ha fatto l’anno scorso e per ciò che fa adesso. Anche Massimo Carrera ha appoggiato la proposta... «Ho letto le parole di Marco: mi sembra una bella idea, condivisibile».
3Visto che l’assegnazione è per votazione dei tecnici, trattasi di idea pure realizzabile?
«Ovvio che decide il settore tecnico ma perché no, potrebbe anche essere. E sì, anche quella cavalcata fatta lo scorso anno è ovviamente un tema sul quale si può basare il tutto. E ho detto anche... Certo dipenderà dai miei colleghi, che valuteranno al momento opportuno, ma un riconoscimento così potrebbe esserci per Sinisa. Ci sta...».
3Lui
cosa sta insegnando? «È un allenatore molto competente, preparato e bravo e racchiude in sé tutte le caratteristiche che deve avere un tecnico. A Sinisa Mihajlovic mi sento molto vicino per come interpreta il calcio e mette le sue squadre in campo. Ma mi sento legato molto anche alla sua persona, specie in queste settimane che sta affrontando con tenacia, forza, da vero combattente».
3La stessa impronta che ha questo Bologna: non si può dire che non abbia un’identità precisa. «Penso molto bene di questa squadra perché fa tanto e lo fa anche benone. Adotta un calcio divertente, applicato, aggressivo: e nell’attualità calcistica aggredire l’avversario col gioco porta sempre a qualcosa di buono».
Finora, solo 9 punti: pochini considerando occasioni e mole di gioco.
«È vero, finora ha raccolto meno ma l’idea di giocarsela sempre alla pari con tutti è un principio importantissimo. Questo Bologna gioca senza paura. Gioca alla Mihajlovic».
vero che porterà un tartufo a Sinisa allora? «È vero sì: proprio l’altro giorno, a Bologna, mi hanno conferito il titolo di “messaggero della cultura del tartufo nel mondo”. Io so che appena ci sarà la possibilità andrò a portarglielo con grandissimo piacere. E attenzione, il tartufo non è che lo si regala a tutti: lo si dà a chi vince il premio Nobel, al presidente degli Stati Uniti... Quindi oggi c’è Mihajlovic. Fra poco raccoglieremo un bulbo e appena me ne daranno la possibilità lo andrò a consegnare a Sinisa».
3 Sinisa ha chiamato Ibra: mettiamo che arrivi a Bologna, siamo ai livelli del “suo” Baggio in rossoblu? «Due giocatori diversi, con altre situazioni...».
3Intendevamo come spessore di un campione che infiamma la città e che sposta...
«Ma la città è già accesa da questo allenatore, dal suo modo di giocare, se poi Sinisa fa una scelta tecnica di un certo tipo, per carità. E poi...».
3E poi?
«Il Bologna di oggi ha un “vecchietto” che trascina e che vorrei sempre nelle mie squadre, Palacio. Ibra non è mai stato un trascinatore, ma magari in questo Bologna riuscirebbe anche a diventarlo abbinando la sua classe e i gol. Mi pare difficile comunque come operazione...».
3Questo Bologna adesso deve cominciare a vincere: contro la sua ex Samp, domenica.
«E non sarà facile. Claudio Ranieri ha dato ai blucerchiati speranza e solidità ma sono convinto che con questo gioco il Bologna i risultati li farà».
Zlatan rossoblù? Ma no, la città è già accesa dal suo allenatore