Sinner da record a 18 anni e 2 mesi È il più giovane nella Top 100 del 2019
Oggi in campo A Vienna ritrova Monfils, che ha appena battuto ad Anversa Il primato Il più giovane top 100 italiano: battuti i 18 anni e 5 mesi di Nargiso
Il coach, ma anche un secondo padre, fin da quando accolse Sinner appena tredicenne all’Accademia di Bordighera. Riccardo Piatti racconta che l’unico momento di tensione con l’allievo è capitato prima degli Internazionali di Roma, quando il ragazzino, insieme con gli amici, ha passato un giorno di riposo dagli allenamenti facendo una gara di tuffi dagli scogli, non esattamente l’attività più consigliata per chi sta studiando da stella del tennis che verrà.
Illustri precedenti
È bastato tuttavia guardarlo negli occhi per accorgersi che il messaggio era passato. Del resto, soprattutto di fronte alle ultime, esaltanti giornate di Jannik, il pensiero che abbia solo 18 anni e due mesi e quindi le spinte emotive tipiche dell’età, rimane confinato ai margini: in tutto ciò che riguarda il suo sport, Sinner si muove e ragiona come un veterano. Ma intanto i numeri ci dicono che da lunedì sarà il più giovane top 100 del 2019, e il più giovane italiano di sempre, meglio dei 18 anni e 5 mesi di Nargiso. Stavolta non ci saranno dubbi o giapponesi dai nomi strani a impedirne l’ingresso in pompa magna nel primo scalino dell’elité: se anche dovesse perdere oggi a Vienna contro Monfils, appena affrontato e battuto ad Anversa, sarà al peggio numero 98, mentre in caso di vittoria salirebbe addirittura al numero 83, garantendosi sostanzialmente gli Australian Open dalla porta principale. Un salto nella storia autorizza i sogni: a parte il fenomeno Nadal, che entrò nei 100 a 16 anni e 9 mesi, Djokovic e Federer ci arrivarono a 18 anni e un mese da numero 94 e numero 95. Insomma, siamo in linea con i più grandi. E la wild card che gli è stata intelligentemente concessa per le Next Gen Finals di Milano (5-9 novembre) rischia di rivelarsi inutile, perché Jannik può qualificarsi direttamente: al momento è 10°, ma Tsitsipas andrà al Masters dei grandi e Auger-Aliassime è infortunato, tanto che salterà Parigi-Bercy.
Obiettivo numero uno
Intanto il più forte diciottenne del mondo (da classifica) comincia a conoscere i meandri del circuito, con la possibilità di calibrare le ambizioni: «Il sogno è di vincere degli Slam, in particolare gli Us Open, però non voglio dire dei numeri, anche perché così un po’ di pressione me la tolgo. Come ranking ovviamente l’obiettivo è il numero uno». E sono fatti, non parole.