La Gazzetta dello Sport

Demiral, ora parla il campo Così può riprenders­i la Juve

Dopo le polemiche in nazionale, il turco scalpita per giocare Bonucci non si ferma mai. E Sarri: «Prima o poi riposerà...»

- Di Filippo Conticello

Merih, non Merit. A Lecce dalla nuvola di Maurizio Sarri potrebbe uscire lui, Merih Demiral, difensore incendiari­o. Fino a ieri il fumo non era quello delle sigarette care al tecnico, ma il segno delle fiamme: le aveva innescate il turco con un post patriottic­o sui social e un saluto militare in mondovisio­ne. Giocava con la sua nazionale in Francia nel bel mezzo di una crisi diplomatic­a e umanitaria. Un modo per esibire, ostentare, il sostegno (condiviso con tanti compagni) al suo governo, mentre il mondo dibatte dell’operazione di Erdogan contro il popolo curdo. Adesso, dopo la bufera politica, Demiral potrebbe tornare a far parlare solo il campo. La trasferta di oggi in Salento, infatti, è un’occasione ghiotta per “riconnette­rsi” con questi luoghi: per stessa ammissione di Sarri al Via Del Mare si sperimente­rà più del solito, per questo Merih è un serio candidato per piazzare lo scudo in difesa dall’inizio. Lo aveva fatto solo una volta, in casa contro il Verona, e la serata non è da ricordare: una certa irruenza causò il rigore che poteva costare caro. Dal dischetto, però, Di Carmine si fece murare da Gigi Buffon e poi, a rigirare completame­nte la frittata, ci pensarono Ramsey e Cristiano. Stavolta Gigi non dovrebbe indossare i guanti, mentre gli altri due non sono neanche volati in

Salento. Conclusion­e: meglio evitare certe ruvidezze.

Rifiatare

Il Demiral filo-Erdogan è solo un pezzetto di un complesso puzzle. I saluti militari di mezza Turchia nelle ultime partite in nazionale sono, infatti, oggetto di una indagine Uefa, mentre nel giorno dell’assemblea degli azionisti Juve il vicepresid­ente Pavel Nedved ha provveduto a togliere al turco un po’ di pressione: «Ho parlato con lui, ognuno ha libertà d’espression­e. Aspettiamo che gli organi competenti valutino il caso e ci atterremo alle decisioni. Comunque, anche se il suo gesto è stato forte, non comporta nessuna violazione del codice etico». Il braccio teso nei confronti del 21enne Merih, piuttosto, sarà oggi quello del capitano di undici anni più vecchio: a dispetto dell’età, Bonucci è il cannibale bianconero di questa stagione e dovrebbe confermare il posto per la 12esima partita su 12. Finora la Juve ha messo in pancia 990’ tra campionato e coppa e Leo non ha perso neanche mezza briciola. Così, tocca ancora a Matthijs de Ligt fermarsi un turno, mentre contro il Genoa mercoledì potrebbe arrivare il battesimo di Daniele Rugani. A destra, invece, oggi occhio a Danilo, di ritorno da infortunio e leggerment­e favorito su Cuadrado: il colombiano elettrico è bisognoso di ricarica. Ma anche per l’infaticabi­le Leo arriverà prima o poi il meritato riposo: «Finora i parametri di Bonucci sono stati su buoni livelli, noi ne avevamo bisogno per continuare a dare equilibrio alla squadra, ma è chiaro che nel lungo periodo non sarà possibile e bisognerà cominciare ad alternare i giocatori sulla linea difensiva», ha ammesso ieri Maurizio Sarri. A vedere lo stato di forma di Bonucci, potrebbe servire altro tempo.

Grandi manovre In panchina può andare De Ligt. E occhio al ritorno di Danilo

 ?? AFP ?? La coppia Leo Bonucci, 32, e Merih Demiral, 21. A destra, il saluto militare fatto dal difensore turco contro la Francia
AFP La coppia Leo Bonucci, 32, e Merih Demiral, 21. A destra, il saluto militare fatto dal difensore turco contro la Francia
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