Iago, Belotti, Verdi per un Toro d’assalto
Prende quota la formula a tre attaccanti contro il Cagliari, caldo anche il 3-4-2-1
Nel cassetto della scrivania di Walter Mazzarri, nel suo ufficio al Filadelfia, c’è un faldone con all’interno i dettagli «dell’operazione tridente». Che sia un tridente orizzontale, con il posizionamento di Falque e di Verdi ai lati di Belotti, o che sia un tridente verticale, con l’innesto di Meité sulla trequarti accanto a Verdi, tira decisamente l’aria di un Toro che si presenterà alla sfida di domani contro il Cagliari con una vocazione spiccatamente offensiva. Si chiamano dubbi della vigilia, con le due opzioni che partono praticamente alla pari. Mazzarri studia e riflette, deciderà nel pomeriggio solo dopo l’ultimo allenamento. La certezza è che servirà un Torino d’assalto per riprendere il cammino in campionato. E per cancellare il passo falso di Udine.
Il tridente orizzontale
È la prima ipotesi, e in questo momento non lo è certo perché sia la più probabile ma perché rappresenta la genesi del progetto di squadra elaborato in estate quando si è iniziato a pensare a come avrebbe dovuto prendere forma il Toro in questa stagione. È l’opzione che prevede il tridente orizzontale, ovvero il lancio insieme dal primo minuto delle due ali, Iago Falque sulla destra e Verdi a sinistra, ai fianchi dell’intoccabile Andrea Belotti. Non c’è ancora nulla di definitivo e, ad esempio, ieri nella seduta pomeridiana al Filadelfia Mazzarri ha preferito evitare di provare schemi, concentrandosi più su un lavoro basato sulla brillantezza atletica e sulla tecnica individuale. C’è un «però». Nei giorni scorsi, durante le esercitazioni e nel corso della partitella in famiglia di mercoledì, Mazzarri ha sì ruotato le pettorine, ma ha voluto testare il tre quattro tre con i tre moschettieri (Falque, Belotti, Verdi, per l’appunto) tutti insieme. In questo momento è qualcosa in più di un pensiero, è un’idea che cresce nella testa di Walter, quasi come un’onda. Non è però ancora una decisione finale, per quella bisognerà aspettare le prossime ventiquattrore. Di certo, contro il Cagliari l’esplosività di Falque abbinata alla fantasia di Verdi potrebbero rappresentare delle armi letali da mettere al servizio del Gallo. Loro due che, finora, non hanno mai condiviso un solo minuto in campionato con la maglia del Toro, per «colpa» dell’infortunio che dal venticinque luglio ha bloccato Falque in infermeria, e per il quale è rientrato da poco meno di un mesetto. Il galiziano scoppia dalla voglia di cominciare a lasciare un’impronta su questo Toro: sta lanciando dei segnali assolutamente incoraggianti. Che non sono passati inosservati.
Il tridente verticale
In quel faldone c’è una seconda opzione, e - sia chiaro - ad oggi non è per nulla secondaria. È quella che disegna un Toro con il tridente verticale. Per dirla con i numeri, con un tre quattro due uno. In questo scenario, ci sarebbe il rientro nella formazione di Meité, escluso contro l’Udinese, al posto di Falque che partirebbe ancora dalla panchina. Un assetto per colpire non in fascia, ma nel cuore della difesa sarda. Un modulo che non chiuderebbe, nemmeno la porta a Zaza per un posto accanto al Gallo. Due strade, a ieri sera, alla pari. Comune andrà, Walter prepara un Toro bello tosto e d’assalto.
Rampa di lancio I tre non hanno ancora mai giocato insieme: Mazzarri ci pensa Alla pari
Si studia anche l’innesto di Meité sulla trequarti col galiziano out