Juric: «Il problema del gol? Le punte devono avere fiducia»
De Zerbi: «Ci è venuto il “braccino”, ma se giocheremo sempre così ci toglieremo delle soddisfazioni»
Seconda sconfitta consecutiva per il Verona, ma soprattutto seconda gara di fila senza segnare. In tutto fanno quattro uscite su nove orfane delle indicazioni per la strada della felicità. Ieri sera oltre ai limiti tecnici ci si sono messi pure quei centimetri che separano un palo-gol da un palo-fuori. «La squadra sta facendo il massimo per quelle che sono le loro possibilità – ha commentato l’allenatore gialloblù Ivan Juric -. Non ho molto da rimproverare ai miei ragazzi, abbiamo attaccato a lungo anche se è inutile negare che l’assenza di Veloso si è fatta abbastanza sentire. Abbiamo avuto più palle gol, ma purtroppo non le abbiamo concretizzate. Alla fine c’è stata un po’ di frenesia e questo non mi è piaciuto molto. Problema del gol degli attaccanti? Devono avere grande fiducia nei loro mezzi, oggi gli è mancata solo la rete».
Qui Sassuolo
In casa Sassuolo invece emerge un po’ di serenità dopo tre sconfitte consecutive e 9 gol subiti. La sensazione di verginità difensiva mancava da oltre un mese (22 settembre, 3-0 alla Spal) e con la vittoria di ieri sera la posizione di Roberto De Zerbi è un po’ meno friabile. «Sono stato fortunato nelle scelte – ha detto il tecnico neroverde De Zerbi -. Il risultato sposta sempre troppo nei giudizi complessivi. Djuricic può diventare ancora un giocatore più importante per la nostra squadra, avevo paura che si potesse accontentare. Non è un momento felicissimo per noi, ci è venuto il cosiddetto “braccino”.
Ma non ho dubbi sulla nostra qualità». C’è spazio per un’altra analisi: «L’obiettivo salvezza è un obiettivo difficilissimo, basta vedere il livello del campionato. Ancora dobbiamoo capire chi siamo, se siamo quelli di oggi ci prenderemo soddisfazioni. Non siamo nel massimo dello splendore anche per l’assenza degli infortunati e dobbiamo trovare la strada definitiva. Dobbiamo essere intelligenti e umili a prendere il lato giusto di questa vittoria».