Lontana dalla McLaren e con il futuro incerto La triste realtà Renault
Qui ha vinto le ultime due edizioni con la Red Bull Ma risultati e dati della Casa creano preoccupazione
QQuando la Renault è rientrata in corsa, nel 2016, il suo nuovo capo Cyril Abiteboul disse che sarebbe stata in grado di vincere dal 2020. Un eccesso di ottimismo. Evidente ora più che mai, in questa che «è la stagione più dura da quando sono in Formula 1», come ha ammesso lo stesso team principal in una recente intervista. Nella quale ha però aggiunto che attorno alla sua squadra si sono create eccessive aspettative e pressioni. «Ho sempre detto che l’obiettivo 2019 è il quarto posto, e ora siamo quinti».
Danno d’immagine
Il problema è che quando Abiteboul ha rilasciato quelle dichiarazioni non era ancora arrivata la squalifica di Suzuka. Dove la Fia ha sanzionato il sistema di gestione della ripartizione della frenata di Renault, giudicandolo come “aiuto al pilota”. Un danno di immagine, prima di tutto. E un disastro per la classifica, perché coi 9 punti andati persi (Ricciardo era sesto, Hülkenberg decimo) ora la Renault ne ha 43 di ritardo dalla McLaren (68 a 111) nella lotta per il fatidico quarto posto. Dietro a Mercedes, Ferrari e Red Bull, non c’è la Renault, ma la McLaren che di Renault ha il motore. Sembra una beffa, tanto più nell’anno in cui al volante delle gialle c’è Daniel Ricciardo. Uno che le aspettative di cui parla Abiteboul ha contribuito a crearle. E che per ora ha migliorato il primato del miglior piazzamento nella nuova era, col quarto posto di Monza. Ma il podio resta inarrivabile. La Renault 2019 dopo 17 GP ha 68 punti, l’anno scorso ne aveva 58, nel 2017 erano 48. Non è a miglioramenti di 10 punti l’anno che si vincono i campionati. In pista si parla di problemi di aerodinamica. Certamente aggravati dalla mostro mentanea indisponibilità della galleria del vento di Enstone, chiusa per aggiornamenti. Da più in alto arrivano dati preoccupanti: la trimestrale del gruppo proprio ieri ha indicato in -1,6% il calo dei ricavi e in -4,4% quello delle vendite.
Piani strategici
La nuova a.d. ad interim, Clotilde Delbos (subentrata da due settimane a Thierry Bollore, a suo volta in carica da dopo l’arresto di Carlos Ghosn) dice che il team di F.1 non è nel mirino, ma non è esclusa dalla revisione dei piani strategici. Il tutto mentre Renault perde anche l’ultimo cliente: McLaren, che dal 2021 passerà a Mercedes. «La cosa non ha effetti sul nobudget – ha detto Abiteboul – perché vendiamo più o meno a prezzo di costo». Intanto però Woking se ne va, dopo la Toro Rosso. E dopo Red Bull che coi motori Renault aveva conquistato 4 doppi Mondiali, l’ultimo nel 2013, non un secolo fa. Red Bull che, ancora motorizzata da Enstone, proprio qui in Messico con Max Verstappen ha vinto nel 2017 e nel 2018. «Noi andiamo avanti – ha chiuso Abiteboul – il motore per il 2020 è pronto». Sperando che poi il cambio di regolamenti per il 2021 sia una chance.