La Gazzetta dello Sport

Sulle ali Theo di

«MILAN, CORRI CON ME E TORNEREMO IN ALTO HO FAME DI CHAMPIONS PIOLI MI ESALTA ORA SIAMO PIÙ LIBERI»

- di Alessandra Bocci - INVIATA A MILANELLO (VARESE)

Cristiano Ronaldo è in arrivo, mancano un paio di settimane. «Sono pronto». Theo Hernandez mima un tackle deciso e ride con la sfrontata leggerezza di un ventenne. Gli sono bastati pochi minuti per conquistar­e San Siro. Da bad boy a ragazzo modello, a Milanello garantisco­no tutti per la sua educazione. Theo si comporta bene, ascolta gli allenatori che parlano in una lingua ancora estranea per lui, esegue in campo sprigionan­do la sua incredibil­e fisicità. I tempi del ballo con i nani in maglia Real Madrid sembrano lontanissi­mi. «A Madrid mi sono preso tanti insulti e tante critiche. Ho fatto qualche tonteria, ma sono maturato tanto come persona. Per me è stata un’esperienza importanti­ssima».

3Poi altre squadre in Spagna, quindi il Milan. Primo incontro a Ibiza con Maldini.

«È un onore essere stato scelto da Paolo. Ha fatto la storia del calcio, non soltanto del Milan, e con me è stato molto convincent­e. Non ci ho messo molto a decidere di accettare l’offerta».

3Era il suo idolo da bambino?

«È un mito, inarrivabi­le. Paolo è un difensore che ha fatto la storia del calcio, credo sia un modello per tutti».

3Ha altri modelli fra i contempora­nei?

«Marcelo mi piace moltissimo».

3Dicono che si sia tagliato lo stipendio, anche in maniera cospicua, per venire al Milan. Giusto? «Ne ho parlato con il mio agente e siamo stati subito d’accordo. Il Milan è un club con una grande storia, uno dei più titolati del mondo. Valeva la pena di fare una scelta del genere».

3È qui per rilanciars­i o per restare?

«Ho ventidue anni, ho tanto da imparare. Il Milan è un approdo fondamenta­le. Sono qui per rimanere tanti anni e scrivere la mia storia. Il mio sogno è vincere una Champions con il Milan, ma il primo passo è qualificar­si per la prossima».

3Si aspettava un inizio così difficile?

«Nel calcio capitano tante cose e non so quanto tempo ci vorrà per tornare al top, però la strada è giusta. Abbiamo una buona squadra e penso che già in questa stagione possiamo puntare al quarto posto. È un gruppo giovane, dobbiamo conoscerci, ma ci sono anche tanti giocatori più esperti che aiutano a superare le difficoltà».

3È importante per un ragazzo essere in una squadra con tanti coetanei? In passato i giovani hanno fatto un po’ fatica in un Milan di senatori. «Non saprei, in realtà questa squadra è un mix. Ci sono tanti ragazzi della mia età che vivono le cose come le vivo io, ma come ho detto ci sono anche tanti giocatori di altre età e di grande personalit­à che sono molto importanti. Ci fanno capire questo ambiente bellissimo».

3Le piace l’Italia?

«Molto. Pasta, pizza, risotti... devo stare attento a non mettere su chili».

3Beh, sembra in forma perfetta. «Lavoriamo molto in campo e questo aiuta, ma la cucina italiana è una favola».

3Aveva la fama del bad boy. (Theo fa una faccia perplessa). Come lo spiega?

«Gliel’ho detto, ho fatto qualche stupidaggi­ne, ma sono giovane. In realtà mi considero una persona molto tranquilla e allegra, alla quale piace scherzare. Mi piace stare a casa con i miei cani e la famiglia, mamma viaggia molto, sta un po’ da me e un po’ da mio fratello».

3Lei dove vive?

«Sto nel Comasco, vicino al lago. Per il mio stile di vita è un posto perfetto».

3Che cosa fa quando non è a Milanello ad allenarsi?

«Cerco di rilassarmi. Mi piace giocare con la PlayStatio­n. E adoro il tennis».

3Giocatore preferito? Qualche giovane, Next Gen come lei? Magari Tsitsipas, o Shapovalov? «Nooo. Nadal. Nadal è il migliore, il più grande di sempre». 3Più di Federer? «Per me sì. È un lottatore, non molla mai. Combatte fino alla fine e lo trovo esaltante. Le sue partite trasmetton­o emozione. Ma il tennis non amo soltanto guardarlo in tv: mi piace giocare d’estate con mio fratello».

3Che gioca in Germania, nel Bayern Monaco. È già stato a trovarlo?

«Ancora no. Mamma deve dividersi fra noi due, siamo molto legati. Nostra madre Laurence è stata ed è una persona importante».

3Anche suo padre era un calciatore. Fra colleghi, relazioni difficili?

«Non saprei. In realtà i miei genitori si sono separati quando ero piccolo e non ho più alcun rapporto con mio padre, da molto tempo. Ma sto bene così».

3Lei si sente più francese o più spagnolo?

«Sono francese, ma parlo meglio lo spagnolo».

3L’impatto con l’Italia come è stato? Forse si aspettava un inizio migliore della squadra.

«Abbiamo tempo per riprenderc­i. Pioli ci insegna tante cose, stiamo imparando molto. È una persona preparata e piano piano riusciremo a risalire».

3Il precedente tecnico, Giampaolo, la definiva come giocatore talentuoso, ma indiscipli­nato da un punto di visto tattico.

«Io sto imparando, sono venuto in Italia con l’idea di migliorare da un punto di vista tattico. Mi piace molto spingere e attaccare, però so anche che devo imparare a fare altro. In fase difensiva posso crescere».

3La paragonano spesso a Serginho, un giocatore che per il Milan è stato molto importante.

«Siamo difensori diversi, ma in effetti anche a me piace molto spingermi avanti. Però il campionato italiano è il luogo ideale per maturare da un punto di vista tattico».

3Tattica, sempre tattica. Con Pioli siete più liberi?

«Forse sì, e mi piace molto il suo nuovo sistema di gioco. Però l’importante è aiutare la squadra e so che non posso evitare il lavoro in copertura. In fondo sono un difensore, il mio mestiere è quello. Pioli ci lascia libertà ma non troppo: in Italia è importante avere una organizzaz­ione di gioco definita».

3In Spagna la tattica conta meno...

«È vero, ma io sono venuto qui per completarm­i».

3Più bella la Premier League

o la Liga? «Non ho giocato in Inghilterr­a, quindi il mio giudizio è limitato a quello che ho vissuto. E per me la Liga è il campionato più divertente».

3Quali sono i giocatori del Milan con i quali ha legato di più?

«Logicament­e gli spagnoli. Pepe Reina, Castillejo, Suso. È anche una questione di lingua. Ma mi trovo bene con tutti».

3Qualche compagno che l’ha stupita per la bravura tecnica?

«Sono tutti fortissimi».

3Diplomati­co. Quando imparerà l’italiano?

«Poco a poco. Sto studiando, già lo capisco un po’».

3Con Pioli in che lingua parla? Spagnolo?

«No. Lui non parla spagnolo e io per il momento non parlo italiano. Ma capisco tutto quello che mi dice, soprattutt­o quello che devo fare in campo. Ed è la cosa più importante».

3Beh, a giudicare dai risultati non ci sono stati elementi persi nella traduzione.

«Sto molto attento e la lingua del calcio è facile».

3I tifosi la adorano già. Se ne rende conto?

«Sono fantastici, l’ambiente a San Siro è molto bello. I tifosi mi hanno accolto con simpatia da quando sono arrivato e io mi sono subito sentito a casa».

3Theo, lei ha una quantità di tatuaggi incredibil­e, dal polso alla schiena. C’è perfino una pagoda.

«Sì, adoro i tatuaggi e ciascuno ha un significat­o ben preciso».

3La pagoda che cosa vuol dire?

«Non è un argomento da discutere in pubblico. Ma ogni cosa che ho scritto sulla pelle ha un senso». Da bad boy a idolo di un Milan in cerca di autore, con solo qualche piccolo mistero. Theo ha fatto strada, non soltanto sulla fascia.

I tifosi sono fantastici, mi sono sentito subito a casa. Abito sul lago di Como, l’ideale per il mio stile di vita THEO HERNANDEZ

 ?? LAPRESSE/ CANONIERO ?? Già a segno Theo Hernandez ha debuttato in A il 21 settembre 2019, nel derby perso con l’Inter. Il 5 ottobre in Genoa-Milan 1-2, ha segnato il primo gol
LAPRESSE/ CANONIERO Già a segno Theo Hernandez ha debuttato in A il 21 settembre 2019, nel derby perso con l’Inter. Il 5 ottobre in Genoa-Milan 1-2, ha segnato il primo gol
 ??  ?? In questa squadra ci sono tanti ragazzi della mia età, ma anche giocatori di esperienza: possiamo crescere THEO HERNANDEZ
In questa squadra ci sono tanti ragazzi della mia età, ma anche giocatori di esperienza: possiamo crescere THEO HERNANDEZ
 ??  ?? A tu per tu Theo Hernandez, 22 anni, con la nostra Alessandra Bocci durante l’intervista a Milanello
A tu per tu Theo Hernandez, 22 anni, con la nostra Alessandra Bocci durante l’intervista a Milanello
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy