La Gazzetta dello Sport

Patron Sticchi «Che guerrieri ma la salvezza è lontana»

- Di Giuseppe Calvi LECCE

Due pareggi valgono una svolta. Dal 2-2 in trasferta col Milan all’1-1 imposto alla Juventus al Via del Mare: per la prima volta in questo campionato il Lecce infila due risultati utili consecutiv­i e si sblocca nel proprio stadio, conquistan­do il primo punto. Fabio Liverani, squalifica­to, ha seguito il match da una postazione in tribuna stampa. In panchina il suo “secondo”, Manuel Coppola, già imbattuto al Meazza (dopo l’espulsione di Liverani), ha esultato per il pesante pareggio contro Bonucci e compagni. «Mi sembra di aver realizzato un sogno: è andata bene visto che, per l’esordio in Serie A sin dall’inizio del match, mi è toccata la Juventus – dice Coppola, che da giocatore con il Lecce di De Canio aveva vinto contro i bianconeri per 2-0 -. Le comunicazi­oni con Liverani durante l’incontro? Io e lo staff abbiamo fatto qualche mossa a centrocamp­o, pochi accorgimen­ti per evitare gli errori in uscita palla al piede. I giocatori hanno disputato un grande match, di sacrificio, e nella sofferenza sono stati bravissimi a tentare sempre di attaccare. Mancosu si è confermato perfetto rigorista».

Lo spirito

Il presidente Saverio Sticchi Damiani sceglie il giocatores­imbolo della partita: «Lapadula è entrato benissimo (al posto di Farias, sostituito per un contrattur­a agli adduttori della coscia destra, lottando su ogni pallone e aiutando in difesa. Per due mesi si è esaltata la vocazione del Lecce a proporre gioco; stavolta è emerso anche lo spirito di guerriero del gruppo. Con 8 punti in 9 gare, dopo un calendario terribile, abbiamo realizzato un bottino importante. Guai, però se ci illudessim­o che ora arrivano partite più semplici. La strada verso la salvezza è ancora lunga».

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