Re dell’aria: la rovesciata speciale di Kouame
Gol, assist e palo: Christian è talento e cuore, il simbolo della rinascita Pandev: «Che paura nel primo tempo»
Ci vuole il talento un po’ folle di questo ivoriano sempre sorridente che da quando è a Genova non ha saltato una partita, ma rispetto alla stagione passata ha pure il conforto dei numeri. Ricapitolando: per Christian Kouame 38 gare su 38 l’anno scorso, ma appena 4 gol. Nove presenze su 9 quest’anno, stesse reti. Ieri ha approfittato del calcio libero di questo nuovo condottiero rossoblù: s’è presentato colpendo il palo, ha segnato un gol-capolavoro in rovesciata splendido come la punizione di Tonali, e s’è preso pure il lusso di servire a Pandev il pallone che il macedone ha trasformato nel definitivo 3-1. Kouame e il suo autunno magico: prima s’è preso la sua nazionale, poi ieri ha ridato fiato a un Genoa involuto nel primo tempo, spaventato, incapace di reagire dopo lo svantaggio. L’estate scorsa il presidente Preziosi ha detto no a tante pretendenti – anche dalla Liga e dalla Premier – di Kouame. Ha detto no, perché è il presente e il futuro di questo Genoa. Christian re del gioco aereo, l’anno scorso meglio di lui ha fatto soltanto Pavoletti; Christian maratoneta instancabile, anche e soprattutto quando al suo fianco c’è Goran Pandev.
Che coppia
Il macedone ha una sorta di contratto a vita con questa maglia. Giocherà sino a quando ne avrà voglia, ma intanto ha due obiettivi: portare la sua Macedonia del Nord a Euro 2020, e regalare una salvezza tranquilla al Grifone. Pandev l’uomo dei grandi finali, lo spaccapartite, che nella precedente gara in casa dopo un minuto dal suo ingresso in campo ha servito a Kouame l’assist diventato poi il rigore sbagliato da Schone. Ieri sera ha segnato un gol di forza che ha portato il Genoa in paradiso. «Volevamo questa vittoria – racconta il macedone -. Quanta paura nel primo tempo, ma poi nella ripresa ha prevalso la nostra grande qualità. Thiago è un amico, che bello rivederlo con noi dopo tanti anni».