La Gazzetta dello Sport

La missione di Milik: prendersi il Napoli ripartendo dai gol

Ci riprova contro la Spal dopo la doppietta con il Verona e l’esclusione di Salisburgo

- di Mimmo Malfitano

Nell’intrigo di Salisburgo c’è finito per caso, l’ha coinvolto Aurelio De Laurentiis con quella che sarebbe dovuta essere una sua certezza, ovvero, che Arek Milik sarebbe stato titolare contro il Salisburgo. Ebbene, l’attaccante polacco, invece, s’è ritrovato in panchina, perché Carlo Ancelotti gli ha preferito Lozano in coppia con Mertens. Una decisione che Milik ha accettato con un pizzico di rammarico. Lui, che appena quattro giorni prima aveva rifilato una doppietta al Verona, si è ritrovato nuovamente a dover scalare le gerarchie. E la questione proprio non gli è andata giù, ne ha parlato con l’allenatore e la questione si è chiusa lì.

Titolare

Tra la delusione per l’esclusione e la possibilit­à di rigiocare nuovamente titolare, il passo è stato breve. Oggi pomeriggio, il nazionale polacco sarà al centro dell’attacco, probabilme­nte, in coppia con Mertens. Lo stadio di Ferrara gli riporta alla mente il secondo infortunio, la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, poco dopo che si era ripreso dallo stesso incidente all’arto destro. Ha vissuto mesi difficili, Milik, prima di ritornare a essere protagonis­ta. In questo inizio di stagione la critica non gli ha risparmiat­o nulla, soprattutt­o dopo i tanti errori commessi sotto porta, sia col Cagliari sia a Genk. Una serie di negatività che l’hanno messo in discussion­e e che ne hanno condiziona­to il morale. Nel momento più difficile, però, s’è ritrovato dalla sua parte Ancelotti che l’ha sempre difeso, riconoscen­dogli qualità importanti. E la sua non è stata una difesa di ufficio, l’allenatore ha sempre dimostrato di credere nelle sue potenziali­tà, chiedendo all’ambiente di aver pazienza.

Buona risposta

Un’attesa che l’attaccante polacco ha saputo ripagare con la doppietta al Verona, otto giorni fa. E che avrebbe voluto accrescere partecipan­do al successo di Salisburgo. Ancelotti gli ha spiegato i motivi di quell’esclusione, spronandol­o a dare sempre di più, perché lui è parte integrante del suo progetto tecnico. Un primo riscontro se l’aspetta oggi pomeriggio, l’allenatore. Battere la Spal, dopo il pareggio della Juventus a Lecce, porterebbe il Napoli a meno 4 dal primo posto: in pratica si ritornereb­be in gioco nella lotta per lo scudetto.

L’ombra di Ibra

Le anticipazi­oni di Aurelio De Laurentiis sulla possibilit­à d’ingaggiare Zlatan Ibrahimovi­c, a gennaio, hanno scosso gli attaccanti del Napoli. In primo luogo proprio Milik, che insieme con Llorente, garantisce la fisicità richiesta nelle aree avversarie. L’eventuale ingaggio dell’ex nazionale svedese, aprirebbe ad una concorrenz­a difficile da gestire, da prima e seconda scelta, i due perderebbe­ro posizioni e si correrebbe il rischio di demotivarl­i del tutto. Ma, ovviamente, siamo nel campo delle ipotesi o, per meglio dire, in quello delle suggestion­i, così come ha chiarito il presidente. Intanto, Milik dovrà concentrar­si sulla Spal e per la nuova opportunit­à che gli verrà concessa. Lui che non più tardi di due settimane fa, nel ritiro della nazionale polacco si lamentò che fino a quel momento non gli era stata garantita la continuità.

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GETTY In bilico Arkadiusz Milik, 25 anni: il polacco sempre in chiaroscur­o

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