La Gazzetta dello Sport

Dzeko & Zaniolo i supereroi divisi da 13 anni e uniti dai gol

Nona rete del centrocamp­ista, tutte all’Olimpico. Fonseca gode: «Una vittoria bella e meritata»

- Di Massimo Cecchini ROMA

Era il 1939 - esattament­e 80 anni fa che un uomo mascherato cominciava a muoversi tra i palazzi di Gotham per sconfigger­e nemici ed anche i propri fantasmi. Un anno dopo, un ragazzo cominciò a fargli compagnia, diventando il suo braccio destro e forse anche qualcosa di più. Si chiamavano Batman e Robin, e da quel momento - grazie a loro - la cultura pop non sarebbe stata più la stessa. Ecco, guardando Edin Dzeko e Nicolò Zaniolo, viene da pensare che la Roma abbia trovato la sua coppia di supereroi, quelli che potrebbero far svoltare la stagione.

Totti e il bacio

I 13 anni che ci sono di differenza tra i due, in fondo, rappresent­ano quasi il paradigma di due generazion­i - 33 anni contro 20 - che spingono per uno stesso risultato, il tutto davanti agli occhi di Francesco Totti, tornato all’Olimpico per tornare a palpitare per la Roma. «Rientrare in questo stadio è una grande emozione», dice. Ma questa è la sera di Batman e Robin, con Dzeko giunto all’8° gol stagionale (5 in campionato, 1 in Europa League e 2 in Nazionale), nonostante lo zigomo fratturato. Così non è un caso che uno come lui, giunto al 93° centro in 190 partite complessiv­e con la Roma, sia ormai al 7° posto tra i cannonieri gialloross­i. Ma se il bosniaco, tra gol e assist, è sembrato il Cavaliere Oscuro, Zaniolo è parso qualcosa di più di Robin. Giunto alla 9a rete in gialloross­o - peraltro tutte segnate all’Olimpico - ha colpito il bacio alla maglia, postando poi la foto. La rete, hanno pensato in molti, è parsa una nuova risposta alle parole di Capello di mercoledì, quando aveva invitato Esposito dell’Inter a «non fare come Zaniolo». Ovvio che si riferisse a qualche atteggiame­nto fuori dal campo, perché la stima del tecnico per il giocatore - ribadita ieri anche in tv - è enorme. Fatto sta che, da quella frase, Nicolò ha segnato 2 gol in 2 partite.«Penso solo ad allenarmi e lascio parlare il campo - dice il ragazzo -. Stavolta ho guardato il portiere e l’ho spiazzato. Abbiamo fatto una bella partita. Bisogna continuare così e fare tre punti anche a Udine. Battere il Milan era importanti­ssimo. Ora dobbiamo pensare sempre a vincere e a giocare al massimo. Siamo cresciuti tanto, sia di carattere che nel rincorrere l’uomo fino all’ultimo. Infatti sono uscito per crampi. Il mio ruolo? Mi trovo bene sia da mezzala che da esterno», conclude ecumenico.

Il tecnico applaude

Con due del genere, Fonseca pur lamentando­si del calendario. («È ingiusto, non ci sono 72 ore vere per recuperare») - non può che gongolare. «Dzeko è un grandissim­o. Non è facile giocare con quella maschera e segnare di testa. Zaniolo invece non è stato influenzat­o dalla battuta di Capello, ma di certo ha fatto una gara fantastica e un bel gol». E sulla prova della squadra: «Ora sì che la squadra gira: ho parlato ai ragazzi dopo la Samp e hanno capito, infatti sono arrivate due gare bellissime».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy