«Mio papà, Sivori, regalava gioia come Paulo Diventi una bandiera e vinceremo la Coppa»
L’uomo che lo portò a Torino aveva visto lungo: «Paulo Dybala mi ricorda Sivori, per come gioca e per come si comporta in campo», sentenziò Beppe Marotta, allora amministratore delegato della Juventus, dopo una doppietta toda Joya all’Udinese. Pensiero condiviso anche da chi ha nelle vene lo stesso sangue del Cabezon: Nestor Sivori, figlio di Omar, con un breve passato da calciatore («Da bambino ho giocato con il figlio di Boniperti, Giampaolo, che per me è come un fratello») un presente da avvocato in Argentina («Sono rientrato nel calcio come procuratore») e una figlia fotografa, Belen, che vive a Torino («Ci torno almeno 2 volte l’anno»), ha un debole per il connazionale col 10 sulle spalle. «Ci siamo conosciuti quando Dybala era appena arrivato alla Juve — racconta — lui e suo fratello erano nel mio stesso albergo: mi ha detto che mio padre era l’idolo del suo (scomparso quando Paulo era un ragazzino,
ndr). Come calciatore mi piaceva già, umanamente mi ha colpito, da allora lo seguo sempre e faccio un gran tifo per lui».
Anche lei vede delle affinità con Sivori?
«Io non amo i paragoni ma credo alle somiglianze. Paulo in campo ricorda molto papà, per quel passetto corto e anche per il sinistro baciato dagli dei, con cui riesce a fare ciò che vuole. Gli manca solo di giocare con i calzettoni abbassati... Mio padre si sentiva l’uomo più fortunato al mondo perché era pagato per divertirsi. Ecco, Paulo è come lui: trasmette gioia, si diverte e fa divertire. Stesso numero, stessa squadra, stessa nazionalità e appartengono alla stessa scuola calcistica».
Eppure in estate Dybala è stato vicino all’addio: avrebbe approvato la cessione per questioni di bilancio?
«Sarebbe stato un grandissimo errore. Paulo ha già dimostrato di essere un campione e ha ancora tanto da dare alla Juventus. Difficile trovare giocatori col suo talento, quando li hai devi tenerteli stretti. La Juventus deve dargli fiducia e farlo diventare una bandiera come Del Piero. Dybala non sente la pressione di una maglia pesantissima e in questi mesi è stato bravissimo a gestire una situazione delicata».
Dybala ha lo stesso passetto di papà e come lui con il sinistro fa quello che vuole
Con Dybala e Ronaldo la Juventus può finalmente tornare a vincere la Champions?
«Io me lo auguro e ci credo. la Juventus ha costruito una grande squadra, ha tutto per raggiungere l’obiettivo. Vedo un Dybala sempre più decisivo, come con la Lokomotiv: ha fatto due gol non comuni».
Che cosa ha rappresentato la Juventus per Sivori?
«Tutto. E’ stata una famiglia, la squadra che gli è rimasta nel cuore. Se fosse dipeso solo da lui non se ne sarebbe mai andato, anche a Napoli ha fatto una grande esperienza. Sa come si chiama la tenuta che aveva comprato a 200 km da Buenos Aires, di cui ora mi occupo io? Juventus». Più chiaro di così...