La Gazzetta dello Sport

«Mio papà, Sivori, regalava gioia come Paulo Diventi una bandiera e vinceremo la Coppa»

- di Fabiana Della Valle

L’uomo che lo portò a Torino aveva visto lungo: «Paulo Dybala mi ricorda Sivori, per come gioca e per come si comporta in campo», sentenziò Beppe Marotta, allora amministra­tore delegato della Juventus, dopo una doppietta toda Joya all’Udinese. Pensiero condiviso anche da chi ha nelle vene lo stesso sangue del Cabezon: Nestor Sivori, figlio di Omar, con un breve passato da calciatore («Da bambino ho giocato con il figlio di Boniperti, Giampaolo, che per me è come un fratello») un presente da avvocato in Argentina («Sono rientrato nel calcio come procurator­e») e una figlia fotografa, Belen, che vive a Torino («Ci torno almeno 2 volte l’anno»), ha un debole per il connaziona­le col 10 sulle spalle. «Ci siamo conosciuti quando Dybala era appena arrivato alla Juve — racconta — lui e suo fratello erano nel mio stesso albergo: mi ha detto che mio padre era l’idolo del suo (scomparso quando Paulo era un ragazzino,

ndr). Come calciatore mi piaceva già, umanamente mi ha colpito, da allora lo seguo sempre e faccio un gran tifo per lui».

Anche lei vede delle affinità con Sivori?

«Io non amo i paragoni ma credo alle somiglianz­e. Paulo in campo ricorda molto papà, per quel passetto corto e anche per il sinistro baciato dagli dei, con cui riesce a fare ciò che vuole. Gli manca solo di giocare con i calzettoni abbassati... Mio padre si sentiva l’uomo più fortunato al mondo perché era pagato per divertirsi. Ecco, Paulo è come lui: trasmette gioia, si diverte e fa divertire. Stesso numero, stessa squadra, stessa nazionalit­à e appartengo­no alla stessa scuola calcistica».

Eppure in estate Dybala è stato vicino all’addio: avrebbe approvato la cessione per questioni di bilancio?

«Sarebbe stato un grandissim­o errore. Paulo ha già dimostrato di essere un campione e ha ancora tanto da dare alla Juventus. Difficile trovare giocatori col suo talento, quando li hai devi tenerteli stretti. La Juventus deve dargli fiducia e farlo diventare una bandiera come Del Piero. Dybala non sente la pressione di una maglia pesantissi­ma e in questi mesi è stato bravissimo a gestire una situazione delicata».

Dybala ha lo stesso passetto di papà e come lui con il sinistro fa quello che vuole

Con Dybala e Ronaldo la Juventus può finalmente tornare a vincere la Champions?

«Io me lo auguro e ci credo. la Juventus ha costruito una grande squadra, ha tutto per raggiunger­e l’obiettivo. Vedo un Dybala sempre più decisivo, come con la Lokomotiv: ha fatto due gol non comuni».

Che cosa ha rappresent­ato la Juventus per Sivori?

«Tutto. E’ stata una famiglia, la squadra che gli è rimasta nel cuore. Se fosse dipeso solo da lui non se ne sarebbe mai andato, anche a Napoli ha fatto una grande esperienza. Sa come si chiama la tenuta che aveva comprato a 200 km da Buenos Aires, di cui ora mi occupo io? Juventus». Più chiaro di così...

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ANSA Argentino Nestor Sivori, 58 anni, primo figlio di Omar
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Cabezon Dybala e Higuain sotto la foto di Omar Sivori, morto nel 2005

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