Sensi e D’Ambrosio sempre out: nessun rientro sicuro
I due ci provano per Bologna, Vecino e Ranocchia per Brescia. Domani dal 1’ De Vrij e Asamoah. E si rivede Sanchez
Per prendere d’assalto un impero servono armate fresche, riposate, sane. L’Inter sa che per continuare a “fare la guerra” alla Juventus ha bisogno di ricambi e rotazioni. Detto che la cavalleria, se arriverà, si presenterà a gennaio, sarebbe già d’aiuto svuotare un po’ l’infermeria, rimettere in piedi i feriti, pardon infortunati, e tornare ad avere la possibilità di fare scelte strategiche e di rifiatare. Al momento gli uomini sotto osservazione del dottor Volpi e dello staff medico sono cinque: la buona notizia, visti i tempi, è che la gara col Parma non ha aggiunto nuove situazioni da gestire.
Rientri difficili
In realtà c’è anche un’altra cosa positiva, ma va valutata a lunga scadenza: ieri si è rivisto per la prima volta ad Appiano Alexis Sanchez. Il cileno, reduce dall’intervento al tendine peroneo della caviglia, è arrivato con un tutore alla gamba sinistra e ha lavorato un po’ in palestra agli arti superiori. I tempi restano lunghi (2020), ma l’umore buono del Niño al ritorno è un segnale della voglia di rendersi utile in futuro per l’Inter. Per l’immediato , però, i motivi per stare allegri sono decisamente di meno. La serata storta di Brozovic ha confermato una volta di più (se ancora qualcuno non ne fosse convinto) l’importanza di Stefano Sensi, che pur giocando qualche metro più avanti rispetto al croato, può far “sgorgare” il gioco. L’azzurro domani sera a Brescia non ci sarà, la speranza è di poterlo inserire fra i convocati per la successiva trasferta di Bologna (sabato), ma non è detto che il muscolo psoas lo permetta. Averlo in panchina, e magari testarlo per uno spezzone, sarebbe importante in vista del Borussia (martedì 5). Discorso simile si può fare per D’Ambrosio (frattura del quarto dito del piede destro): anche lui salta sicuramente la prossima, ed è in dubbio per il fine-settimana. Ieri ha lavorato ancora a parte anche Matias Vecino, alle prese con un problema muscolare legato a una vecchia cicatrice sul bicipite femorale destro. L’uruguaiano farà un tentativo per tornare a disposizione già domani, ma non è scontato. E da valutare resta anche Ranocchia, anche lui alle prese con un affaticamento muscolare, che sabato a San Siro è andato in panchina per “spirito di gruppo”: recupero possibile ma non sicuro per Brescia. Insomma, se Conte dice che «giocheranno ancora gli stessi» non bluffa: rientreranno dal 1’ solo Asamaoh e De Vrij, altri due che erano alle prese con qualche acciacco, ma che sono pienamente arruolabili. Non bastano a considerare superata l’emergenza, ma aiutano.