Tottenham dolce illusione Liverpool, rimonta e fuga
Kane va in gol già dopo 48 secondi, però non basta Di Henderson e Salah il sorpasso, i Reds sono a +6
Liverpool-Tottenham è finita da pochi secondi: Jürgen Klopp entra in campo con il sorriso extralarge e gli abbracci ai suoi giocatori sono soffocanti. Il più forte, a stritolarlo, è per Salah, uscito nel finale per un problema fisico che non dovrebbe compromettere la presenza dell’egiziano nelle prossime gare. L’attaccante ha firmato su rigore il 2-1 del sorpasso, i Reds hanno ripristinato il vantaggio sul Manchester City, tornato a meno 6: tra sette mesi sapremo se l’esecuzione perfetta di Salah può essere considerata uno dei momenti chiave della stagione.
Il copione
Annunciata come possibile rivincita del Tottenham, dopo il ko con i Reds nella finale di Champions di Madrid, la suggestione dura dal 1’ al 52’. Ovvero: dall’1-0 firmato da Harry Kane dopo 48 secondi al pareggio di Henderson: sesto centro del centravanti contro i «rossi» in Premier. Tra i due gol, un Liverpool in crescendo, il portiere argentino Gazzaniga protagonista – il colpo di reni sulla capocciata di Van Dijk è un gesto tecnico straordinario -, un Tottenham alle corde, ma con il 2-0 in canna sprecato da Son in apertura di ripresa, con il pallone schiantato sulla traversa. Stavolta, però, senza ritrovarsi un Kane pronto all’appuntamento, come nel primo tempo, quando il pallone scagliato dal coreano, deviato da Lovren, sbatte sul legno e ispira la rapacità del centravanti.
Sorpasso
Il pareggio dei Reds ha qualcosa di ineluttabile e da questo momento in poi aspetti solo che maturi il sorpasso. Il Liverpool corre con la rabbia in corpo. In casa non perde in Premier da 45 gare e non ci vuole molto a capirne le ragioni. Sarà l’effetto Anfield. Sarà il vento che sferza spesso la città e al quale i giocatori di Klopp sono abituati. Sarà l’energia che l’allenatore tedesco trasmette alla sua squadra. Wijnaldum spreca la chanche dell’immediato vantaggio. Il Tottenham ripiega a protezione del fortino: Alli vaga, Kane è isolato, Eriksen s’impegna, ma non è un lottatore di professione. E Pochettino, sprofondato in panchina, non incide.
Rigore
L’evento decisivo è il rigore che Mané, ancora una volta, è abile a procurarsi. Aurier vince il primo contrasto, ma il senegalese non molla e viene colpito al polpaccio dal difensore degli Spurs. Taylor non ha dubbi e indica subito il dischetto. Anche la Var è rapida: rigore. Salah non concede a Gazzaniga neppure il tempo di muovere un passo: il sinistro è fulminante, 2-1. La reazione del Tottenham
è più di pancia che di testa. L’unico vero pericolo è un assolo di Rose. Nel recupero, Alderweireld non riesce ad essere decisivo in area: quando Taylor manda tutti sotto la doccia, l’Anfield è una bolgia. Dieci gare, 28 punti: quello dei Reds è un cammino da caterpillar. Il Tottenham sprofonda: undicesimo posto, appena tre successi in Premier. Il 5-0 alla Stella Rossa è già lontano. I numeri a favore dei Reds sono impietosi: 76% di possesso palla, 21 tiri contro 11, 627-290 nei passaggi, l’83% di precisione rispetto al 67%. L’energia, l’ambiente, l’Anfield, tutto vero, ma anche qualità tecnica superiore. Klopp è entusiasta: «Una prestazione e una partita meravigliosa. Il Tottenham è stato salvato più volte dal suo portiere, straordinario». Pochettino è deluso: «Dopo il rigore, abbiamo provato a pareggiare, però è stato impossibile».
Numero duemila
Nella giornata del Liverpool, gloria per lo United – 3-1 a Norwich – e soprattutto per il centrocampista scozzese McTominay, firma della prima rete dei Red Devils: gol storico, il numero 2000 in Premier del club di Manchester. Il portiere del Norwich, l’olandese, Krul, ha parato due rigori: il primo calciato da Rashford al 29’, il secondo affidato a Martial al 44’.