«Con il gioco le assenze peseranno di meno»
(m.cal.) Carmine Nunziata, dal 2012 nei quadri tecnici della Federazione dopo una carriera vissuta soprattutto a Padova (sei anni), è andato due volte a un passo dal titolo Europeo: con la Nazionale Under 17 si è però sempre fermato davanti all’Olanda, che ha battuto l’Italia il 20 maggio 2018 (in Inghilterra, ai rigori) e il 19 maggio 2019 (in Irlanda, 4-2). La seconda finale, con i ragazzi classe 2002 che sono con lui in
Brasile, gli è però valsa la qualificazione al Mondiale.
3Nunziata, emozione?
«Grandissima, non facile da descrivere. Non vediamo l’ora di iniziare: spero di fare altri Mondiali, come lo auguro a come questi ragazzi, ma può anche darsi che sia l’unico...»
3Si comincia con le Isole Salomone, poi Messico e Paraguay. Che avversarie sono?
«Le Salomone sembrano un gradino più in basso, ma guai a sottovalutarle. Le altre due, invece, rispettano la tradizione delle nazionali centro-sudamericane: tanto talento e agonismo. Noi dobbiamo rispondere con un gioco offensivo e consolidato, nonostante l’assenza di giocatori importanti».
3A proposito di assenze, quanto peserà quella di Esposito?
«Siamo contenti e orgogliosi per Sebastiano. Conte ci aveva dato la disponibilità a far partire il ragazzo, poi il k.o. di Sanchez ha cambiato i piani. Qui era pomeriggio quando è entrato in campo: abbiamo visto la partita e gli abbiamo fatto i complimenti. Seba fa parte del gruppo».
3L’obiettivo dell’Italia?
«Quello di andare più avanti possibile».