La Gazzetta dello Sport

D’Hulst che non ti aspetti Civitanova cambia passo

Il belga gioca nonostante la morte del padre. I tricolori soli in testa. Milano, fermato Alletti: problemi cardiaci

- Di Gian Luca Pasini- MILANO

Il migliore Juantorena: «Stijn meritava il premio di mvp della partita»

Volley di cuore. Volley nel cuore. Anzani ha messo giù l’ultimo pallone che sigilla il 3-0 per i campioni d’Italia e Fefé De Giorgi va ad abbracciar­e il suo palleggiat­ore, Stijn D’Hulst. Lo stringe e nell’orecchio gli dice qualche parola. Il regista belga ha gli occhi lucidi. Si asciuga le lacrime, mentre Osmany Juantorena lo trascina dall’altra parte del palasport dove condivide con il palleggiat­ore il premio di Mvp della partita. «Questo è un uomo che ha uno spessore così certifica Ferdinando De Giorgi, allenatore campione d’Italia e d’Europa -. Quando ha saputo che Bruno si era fatto male, ha chiesto di tornare per stare vicino alla squadra e per dare il suo preziosiss­imo contributo (e dopo la partita è tornato in Belgio per i funerali del padre, ndr). E’ arrivato sabato notte a Milano direttamen­te dal Belgio. Ed è voluto andare in campo. Ci ha dato una mano preziosa. Tutta la squadra gli ha voluto dire grazie». «Giocare a poche ore dalla morte del padre è stata davvero una prova durissima, per questo ho chiesto che il premio di Mvp venisse dato a lui dice Juantorena -. Se lo meritava al 100%. Non era facile giocare in queste condizioni, ma lui è stato davvero tosto». D’Hulst si nasconde, è commosso. Dall’alto dell’Allianz Cloud parte un coro di “grazie”: sono i tifosi venuti da Civitanova che avevano anche preparato uno striscione dedicato al palleggiat­ore belga e i grazie lo toccano un’altra volta al cuore. Lui li guarda, si tocca il petto e ringrazia prima di sparire negli spogliatoi.

Leader

Se Civitanova si conferma leader di questo inizio della 75a stagione è anche per merito di questo regista coi capelli arruffati e gli occhi rossi. È stato lui, con la collaboraz­ione decisiva di Juantorena e Leal, ad affossare i sogni di Milano che, dopo anni di attesa, si aspettava un debutto molto diverso nel «suo» palasport. Invece la grande festa all’Allianz Cloud è stata un po’ rovinata non tanto dalla forza straripant­e della Lube Civitanova, bensì dagli infortuni. Prima il k.o. di Piano (operato sabato dopo l’infortunio al ginocchio patito in Nazionale, su cui ci potrebbero essere tensioni con la Federazion­e per questioni assicurati­ve), poi l’inatteso k.o. di Aimone Alletti, il sostituto naturale di Piano che è stato fermato a poche ore dal match per problemi cardiaci e non è potuto scendere in campo (da chiarire i tempi in cui lo si potrà rivedere in campo). La Powervolle­y quindi tornerà sul mercato, ma difficilme­nte riuscirà ad avere un centrale di Superlega, probabilme­nte dopo la terza di campionato farà arrivare qualcuno dall’A-2. Per il momento Roberto Piazza che aveva già la coperta corta, dovrà inventarsi qualcosa di diverso. Ieri ha alternato nel ruolo di finto centrale Clevenot e l’under 21 Gironi, ma la Lube non ci ha messo molto a mettere in evidenza i limiti di Milano che si consola con gli oltre 3000 spettatori del suo debutto casalingo e con il Volley4All, prima di una serie di iniziative che caratteriz­zeranno tutte le gare in casa. Ieri protagonis­ti i ragazzi di Special Olympics con un premio speciale per Simone Barlaam, campione di nuoto paralimpic­o. Il volley del cuore vince sempre.

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GALVIATI Commosso Juantorena abbraccia D’Hulst, rientrato per giocare nonostante il lutto per la morte del padre
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Mvp Osmany Juantorena, 34 anni

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