Bagnaia e Iannone, finalmente una gara da ricordare
Pecco: «Mi spiace solo per aver perso il podio». Per l’Aprilia il miglior risultato nella classe regina
Ci voleva questa domenica per Francesco Bagnaia e Andrea Iannone, l’iridato della Moto2 ancora alla ricerca di se stesso e il Maniac troppo spesso prigioniero di un’Aprilia ancora lontana da una competitività generale. E invece, su questa pista dove la scorrevolezza conta tanto e dove non ci sono grandi frenate e ripartenze, sia Pecco sia Andrea hanno mandato in scena una prova d’autore. Per il torinese il 4o posto è il miglior risultato di sempre in MotoGP, mentre il 6o posto dell’abruzzese rappresenta il miglior piazzamento in classe regina di una moto di Noale, che piazza anche Aleix Espargaro 10o. «È stata la mia prima gara nel gruppo dei giusti» racconta Bagnaia. Che allo stesso tempo recrimina, perché il podio su cui è salito il suo compagno in Pramac, Jack Miller, è svanito per appena 50 millesimi. «E per questo un po’ di fastidio lo provo. Se non fossi stato così scarso alla curva 10 dell’ultimo giro avrei potuto centrarlo. Ma sono contentissimo lo stesso. Sapevo di avere ritmo, però non mi aspettavo di risalire così durante la gara, ed è anche stato bello guidare il gruppo per qualche giro». «Gli sono stato dietro 8 giri, è andato molto forte e su questa pista anomala guidare ancora come una Moto2 ha il suo vantaggio» gli fa i complimenti Andrea Dovizioso, 7o, che si è confermato per il terzo anno di fila secondo nel Mondiale.
Che emozione
Quanto a Iannone, nelle prime battute è stato a lungo secondo e nel corso del 4o giro ha portato per la prima volta l’Aprilia davanti a tutti in MotoGP. «Mi sono divertito molto, è stato emozionante rivedere l’Aprilia lì in alto con i più forti. Questa è una pista che si adatta molto alla nostra moto e dove io sono sempre andato molto forte, ma questo risultato deve dare motivazione e speranza a tutti noi. I ragazzi qui e a casa stanno lavorando tantissimo, si meritavano una giornata come questa. Peccato che in rettilineo perdessimo sempre tanto, recuperare poi nei tratti guidati mi costava sempre tanto».