IL DIAVOLO ORA PENSI A SALVARSI
L’appuntamento: giovedì a San Siro scontro salvezza Milan-Spal. Il consiglio: ogni ragazzo che si affaccia in serie A cerchi di fare come Zaniolo. La domanda: l’Atalanta può lottare per lo scudetto? La domenica in pillole però merita un supplemento di analisi, soprattutto per districarsi nell’intreccio dei problemi del Milan. Per un po’ sarà molto meglio che tutti dirigenti, allenatore, giocatori, tifosi e stampa - smettano di chiedersi se questa squadra potrà lottare per un posto in Europa. Ora è il momento di fare punti con estrema concretezza e umiltà per allontanarsi da una pericolosa zona salvezza: la classifica parla chiaro. I problemi non si risolvono mettendo in campo il nome, ma una parvenza di gioco, condito da intensità, carattere e concentrazione. Tutte cose di cui il Milan è privo. Gli effetti del cambio in panchina recitano un punto in due partite. Se questa è la cura Pioli c’è di che preoccuparsi.
Con la lista degli indisponibili di ieri la Roma poteva formare una intera squadra (Zappacosta, Cristante, Diawara, Pellegrini, Under, Kluivert, Mkhitaryan, Kalinic, più Spinazzola a partita in corso). Complimenti a Fonseca per essere riuscito, nonostante la quantità industriale di sfiga, a tenere la Roma nelle zone alte: quinta a -1 dal Napoli e a +1 sulla Lazio che ha vinto a Firenze. Nel finale di gara ieri la formazione, complici i tre cambi effettuati, era diventata davvero improbabile. Quale miglior occasione contro la RomaHospital per il Milan? I giallorossi invece hanno ampiamente meritato di vincere trascinati da Dzeko e Zaniolo. Già, Zaniolo... Se l’effetto della stonata uscita in tv di Fabio Capello («Esposito, adesso non fare come Zaniolo...») è questo, la Roma farà bene a chiedere all’ex tecnico del terzo scudetto di insistere. Lo avesse avuto ieri il Milan uno con la gamba, la corsa e i colpi secchi di Zaniolo, invece degli interpreti vaporosi visti all'Olimpico. La quantità di
palle perse dai rossoneri è stata impressionante: imbarazzante quella che ha portato al 2-1 giallorosso. In settimana prima Maldini e poi - un po’ maldestramente Pioli hanno gonfiato il petto dicendo che il Milan non può aspettare 10 anni per tornare a vincere. Una polemica tra vertici societari trasferita
all’esterno. Ma chi se non Maldini negli ultimi due anni e Boban in questa stagione ha avuto il compito di costruire
un Milan credibile? Se questo gruppo, costruito con pochi fondi ma anche molto male, fa acqua da tutte le parti, i primi responsabili sono loro. L’Atalanta, senza alcuna pietà sportiva, ha asfaltato l'Udinese in 10: poteva finire 12 a 1. Quello che in Champions si appanna, in Italia luccica: 28 gol fatti e 14 subiti. A tre punti dalla Juve e a due dall’Inter, la sfida di mercoledì contro il Napoli (fermato a Ferrara) chiarirà se il campionato ha trovato una candidata inaspettata alla lotta scudetto.