Sarri sorriso a metà «Juve, troppi sbagli Ci manca qualcosa»
«Creiamo tantissimo, però segniamo poco Ora mettiamo cattiveria e determinazione»
Da buona padrona di casa la Signora, pur facendo una fatica tremenda, rimette tutto in ordine. Settima vittoria su sette nel fortino di casa (tra campionato e Champions) in questa stagione ma soprattutto primo posto riconquistato dopo una sola notte da inseguitrice. E pazienza se il gioco non è stato spumeggiante, se la circolazione di palla non è ancora perfetta, se anche stavolta la Juve non ha “tritato” la partita come piacerebbe a Maurizio Sarri. In un periodo in cui si gioca ogni tre giorni, quello che conta alla fine è portare a casa il pieno di punti, soprattutto se arrivano dopo un inaspettato stop come quello di Lecce. Certo, avere in squadra un giocatore come Cristiano Ronaldo fa tutta la differenza del mondo, perché anche quando non è nella sua migliore serata il portoghese fa la differenza.
Poco concreti
A Sarri, comunque sarebbe piaciuta una Juve diversa, inutile dirlo. La sua squadra ha sofferto molto nel concretizzare, come già successo tante volte in questa stagione, e solo il rigore del suo giocatore più forte ha evitato di dover cominciare a inseguire l’Inter. «Abbiamo fatto un primo tempo un po’ sotto ritmo, eravamo un po’ incerti, consentivamo a loro di chiudersi troppo facilmente. Nel secondo tempo abbiamo giocato con un’intensità molto più alta e creato tanto, ma come spesso succede non abbiamo concretizzato molto». Nella partita di ieri si è vista anche un po’ di pigrizia. «Abbiamo perso un po’ di cattiveria agonistica, ma credo sia normale dopo otto scudetti consecutivi. A livello mentale ci manca qualcosa sia in fase offensiva, sia in quella difensiva, perché prendiamo ancora troppi gol».
Assenze pesanti
L’assenza di Pjanic si è fatta sentire. Alla Juve è mancato molto il suo cervello, il gioco non è stato fluido come quando c’è il bosniaco anche perché Bentancur, che ha caratteristiche diverse e verticalizza meno, ieri non ha brillato. “Abbiamo fatto circolare la palla troppo lentamente. Per Bentancour è stata una partita non semplice, aveva molti avversari vicino che sono riusciti a bloccarlo. Dovevamo fare meglio nel possesso palla, magari impostare con più convinzione con i difensori centrali, ma a volte questo non lo abbiamo fatto bene». Anche l’assenza di Higuain è stata pesante. Dybala spesso tornava indietro a prendersi la palla, mentre Ronaldo ha giocato molto largo. «Gonzalo è molto importante - dice ancora Sarri - perché ci dà punti di riferimento, crea molti spazi per i nostri inserimenti, mentre gli altri sono attaccanti un po’ aticipi, che svariano molto. La sua assenza per noi è stato un problema». All’orizzonte c’è il ritorno a tempo pieno di Douglas Costa, che ieri ha giocato gli ultimi minuti della partita, ma l’esperienza del 4-3-1-2 non è già archiviata: «Decideremo di volta in volta» - conclude Sarri.