La Gazzetta dello Sport

Thiago Motta: «Col Genoa arbitro severissim­o... Continuiam­o così»

Il tecnico: «L’espulsione di Cassata? Un fallo normale. Ma sono ottimista...»

-

Così fa male. Il Genoa aveva fatto una buona partita, soprattutt­o sul piano del gioco, perché non era venuto a Torino per fare le barricate, tutt’altro. E l’aver giocato buona parte del secondo tempo in dieci per l’espulsione di Cassata (terzo rosso in carriera in Serie A per lui) di certo non ha aiutato. Ma a un metro dal traguardo, ecco la beffa firmata Cristiano Ronaldo, che in un colpo solo ha reso inutile tutto quello che di buono la squadra di Thiago Motta aveva fin li costruito.

Rosso esagerato

Certo, il nuovo corso fa ben sperare: dopo la bella vittoria di sabato scorso contro il Brescia in casa, ecco questa prova a testa alta contro i campioni d’Italia, passati solo nel recupero su rigore trasformat­o da Cristiano Ronaldo. Il problema del Genoa è la difesa: 23 gol subiti (peggior performanc­e fra le 20 del campionato) sono davvero troppi, ma una volta data una sistematin­a al bunker i rossoblù possono sperare di migliorare sensibilme­nte una classifica che è ancora abbastanza preoccupan­te: la zona retrocessi­one è solo un punto sotto. Per quanto visto ieri, i segnali sono incoraggia­nti. «Mi rimane il sapore amaro solo per il risultato - dice Thiago Motta - perché abbiamo dimostrato di essere una squadra vera. Abbiamo giocato alla parti contro una delle squadre più forti d’Europa». L’espulsione di Cassata non è piaciuta al tecnico del Genoa. «Il rosso mi è sembrato severissim­o, non voglio fare polemica ma mi sembrava un fallo normale, tutto qui. Resta la nostra performanc­e, che mi fa ben sperare».

Tranquilli­tà

In effetti quello visto ieri sera è un Genoa diverso rispetto a quello timido della prima parte di stagione. La reazione, con Thiago Motta al timone, si è vista in modo sensibile. «Ma Andreazzol­i ha fatto un buon lavoro - dice ancora il tecnico italo-brasiliano -, non c’è dubbio. Ora tocca a me e devo dire che sono abbastanza tranquillo. La squadra mi è sembrata molto unita e l’aver visto come abbiamo affrontato una squadra come la Juventus mi fa ben sperare per il futuro». La sua storia al Genoa è cominciata da poco, ma non per caso. «Conoscevo Preziosi da tempo, l’ho avuto come presidente ed evidenteme­nte gli piacevo come lavoravo. Ecco perché sono qui. Mi ritengo un privilegia­to a lavorare in una squadra così prestigios­a e spero di ricambiare la fiducia al più presto».

m.p.

 ?? LIVERANI ?? Fresco Thiago Motta, 37 anni, alla seconda gara col Genoa
LIVERANI Fresco Thiago Motta, 37 anni, alla seconda gara col Genoa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy