La Gazzetta dello Sport

Ranieri sorride «Il gol alla fine sarà di buon auspicio»

Liverani invece se la prende per l’espulsione di Tachtsidis: «Fallo visto dal guardaline­e e da lì al secondo giallo il passo è lungo»

- di Filippo Grimaldi

Un pari a due facce. Per il Lecce è una notte colma di rimpianti, di fronte a un successo sfumato quando ormai il terzo colpo esterno pareva in cassaforte. La Samp ha trasformat­o l’ennesima nottata buia e tempestosa nella partita del riscatto: «Vedremo a Ferrara se il gol di Ramirez ha davvero segnato una svolta per noi», racconta il tecnico blucerchia­to Ranieri. La metafora dei blucerchia­ti malati e ancora convalesce­nti, evocata da Ranieri alla vigilia, trova puntuale conferma contro i pugliesi, anche se l’ultima mezz’ora rincuora non poco l’allenatore sampdorian­o, che punta adesso a sfruttare al massimo i benefìci di questo sofferto pareggio.

Un passo avanti

Il tecnico della Samp riconosce comunque le difficoltà dei blucerchia­ti: «Nel primo tempo abbiamo giocato con il rombo, cercando di entrare più centralmen­te in area, ma il Lecce è una squadra in questo momento molto in forma, con il suo gioco rapido ed efficace. Purtroppo, invece, adesso a noi gira un po’ tutto male. Ecco perché negli ultimi trenta minuti ho provato ad allargare il gioco, e il gol al novantesim­o lo prendo come buon auspicio. Dico grazie alla gente per il sostegno, e se poi alla fine ha fatto sentire la sua voce di dissenso, ci può stare. Noi proveremo a fare ancora di più in futuro». Giudizi positivi anche su Ramirez: «L’avrei voluto io al Leicester, lui sa benissimo quanta stima io abbia di lui. L’ho messo dentro nel secondo tempo convinto che potesse fare proprio questo tipo di partita. Alla squadra ho detto: “Avete lottato sino alla fine, sono contento di voi”. Il gol del pareggio, comunque, non è stato casuale».

Rimpianto gialloross­o

Per Liverani, invece, l’attenzione è tutta sul rosso a Tachtsidis nella ripresa: «In parità numerica avremmo tenuto il risultato. Purtroppo è stato un fallo rilevato dall’assistente, che l’arbitro neppure aveva fischiato. Da qui ad assegnare il secondo giallo che gli è costato l’espulsione, il passo è lungo. Torniamo comunque a casa con un risultato positivo».

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