Pronta la Manovra Ok su partite Iva e aiuti alle famiglie
Spunta la tassa su filtri e cartine, stretta su camion inquinanti Braccio di ferro su Radio Radicale
Siamo al rush finale: l’obiettivo resta quello di mandare il testo della Manovra in Parlamento entro l’inizio della prossima settimana. Il vertice di maggioranza di ieri ha cercato di limare gli ultimi punti. Confermato l’impianto: il regime forfettario sulle partite Iva, i fondi per la famiglia e il taglio al cuneo fiscale che partirà da luglio e porterà «40 euro netti al mese in busta paga», come spiega il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. «Abbiamo intenzione di mettere sei miliardi a regime — precisa il titolare del Tesoro —, cinque già li abbiamo messi da parte e uno intendiamo recuperarlo da una riforma fiscale più generale». Ma spunta una nuova imposta su quelli che vengono definiti “profitti accessori ai consumi di tabacchi”: filtri e cartine. Ne non è la sola: ci sarà infatti una stretta su camion e pullman inquinanti. Eliminate, dal 2020, le agevolazioni sul gasolio commerciale per l’autotrasporto per i mezzi fino a euro 3; dal 2021 la stretta riguarderà anche i mezzi euro 4, che non potranno più usufruire dell’accisa agevolata. Per quanto riguarda le spese sanitarie (farmaci e ticket), continueranno ad essere detraibili dall’Irpef anche se pagate in contanti a differenza di tutte le altre spese, detraibili solo se tracciabili.
La partita dei fondi pubblici
Ma è sulla partita sui fondi pubblici a Radio Radicale che l’intesa tra le forze di governo ha rischiato di incepparsi. Alla fine la storica emittente proseguirà nel servizio fino all’espletamento di una gara ed è confermato lo stanziamento di 8 milioni l’anno. «Ci sarà una gara per il 30 aprile 2020, nella quale Radio Radicale conoscerà il libero mercato. I 24 milioni non ci sono più e vinca il migliore, è finita la mangiatoia», ha detto il leader di M5S, Luigi Di Maio, al termine del vertice di maggioranza.